REDAZIONE UMBRIA

"Ora vogliamo solo che sia fatta giustizia"

"Ora vogliamo solo che sia fatta giustizia"

Gaetano e Fiorella, i genitori di Samuel, ieri mattina si sono presentati puntuali all’aula degli Affreschi per l’udienza del processo a carico dei presunti responsabili della morte, a 19 anni, del loro figlio. Accompagnati dal loro legale, l’avvocato Ubaldo Minelli, hanno preso posto nei banchi riservati alle parti offese. Hanno atteso l’appello, poi sono usciti. Perché alla prossima udienza dovranno testimoniare e, fino a quel momento, hanno preferito non ascoltare gli altri testi così che il processo si possa svolgere senza alcun tipo di introppo. Ma proprio per rispettare la loro volontà di seguire ogni udienza del processo, la loro audizione è stata anticipata dal Collegio, presidente il giudice Carla Giangamboni, a latere Mastrangeli. Pronti a rivivere quel dramma, ma confidenti nel lavoro degli inquirenti.

"Chiedono e vogliono solamente che sia fatta giustizia per la tragica morte di Elisabetta e Samuel, usciti di casa per lavorare a mai più rientrati" commenta l’avvocato Minelli. "Già dalle prime testimonianze – prosegue – mi sembra di poter dire che emerga con chiarezza un desolante quadro di assoluta violazione delle norme di sicurezza degli ambienti di lavoro e di tutela dei lavoratori. Già in questa udienza è emersa l’esistenza di un’attività lavorativa pericolosa dove non vi erano regole, un’attività completamente fuori norma di cui nessuna autorità aveva reale contezza".