Operaio muore in cantiere. Travolto e ucciso a 49 anni dallo smottamento di terra. La tragedia a Valfabbrica

Erano in corso lavori sulla rete fognaria. Scatta l’indagine dei carabinieri

Operaio muore in cantiere. Travolto e ucciso a 49 anni dallo smottamento di terra. La tragedia a Valfabbrica

Operaio muore in cantiere. Travolto e ucciso a 49 anni dallo smottamento di terra. La tragedia a Valfabbrica

Nuova vittima sui luoghi di lavoro. La tragedia si è verificata ieri mattina a Valfabbrica, intorno alle 9.30, nella cittadina dove sono in corso interventi sulla rete fognaria. Al lavoro c’erano degli operai della ditta Lupini, di Collazzone. A perdere la vita A.S., classe 1974 di Todi, che è rimasto coperto dal cedimento del terreno dello scavo che era stato effettuato. A dare l’allarme per primi i colleghi dell’operaio: per l’uomo, però, non c’è stato però nulla da fare. Gli stessi colleghi hanno provato anche a soccorrerlo, il 49enne è morto poco dopo per la gravità dei traumi subiti. Sul posto sono arrivati immediatamente i soccorsi del 118, i carabinieri della Stazione di Valfabbrica e il personale dell’Ispettorato del lavoro dell’Usl Umbria 1, a cui ora spetterà il compito di chiarire la dinamica della tragedia. Sono stati eseguiti, infatti, tutti gli accertamenti di routine, anche in materia di rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sul posto anche il sindaco di Valfabbrica, Enrico Bacoccoli. Il cantiere e la salma sono stati sequestrati e nelle prossime ore il corpo dell’uomo sarà sottoposto ad autopsia.

La morte dell’operaio arriva a inizio 2024 dopo un 2023 “nero“: nello scorso anno si era registrato il triste primato dell’Umbria quanto a infortuni sul lavoro. Sul tema, oltre ai sindacati, si è mossa anche la politica. "L’infortunio – scrive la capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Simona Meloni – si aggiunge alla sequela di vittime dello scorso anno. Una mattanza nei confronti della quale non si può stare con le mani in mano". Per la capogruppo "va costruito quanto prima un sistema che possa fungere da rete e filiera – dice Meloni – un meccanismo che metta al centro il lavoratore e le imprese virtuose, attraverso incentivi e opportunità, per evitare di dover rincorrere sempre la tragedia, una volta che sia troppo tardi. Si riparta dalla piattaforma sindacale presentata qualche settimana fa e anche la Regione faccia la propria parte, adottando tutte le misure, anche economiche, necessarie per sostenere questo lavoro di squadra fondamentale. Si riparta convocando i sindacati: la politica deve mettere finalmente fine a questa strage".