REDAZIONE UMBRIA

Omicidio Marra, "non è lui l'assassino di Sonia". Assolto Bindella

La studentessa di Perugia scomparsa nel 2006. A distanza di anni la sentenza della Corte d'Assise di Perugia

Umberto Bindella

Perugia, 26 ottobre 2017 - Umberto Bindella è stato assolto dall'accusa di omicidio di Sonia Marra, la studentessa scomparsa da Perugia il 16 novembre 2006, per non aver commesso il fatto.

La sentenza è stata emessa dai giudici della Corte d'Assise di Perugia, Gaetano Mautone e a latere Giuseppe Narducci.

Caso Marra
Caso Marra

Assolto, perché il fatto non sussiste, anche Dario Galluccio, l'amico di Umberto Bindella che era accusato di favoreggiamento e occultamento di cadavere in concorso. Il pm Giuseppe Petrazzini per lui aveva chiesto 3 anni mentre 24 per Bindella, accusato di omicidio e occultamento di cadavere.

LA REAZIONE DELLA FAMIGLIA - I familiari della ragazza scomparsa il 16 novembre 2006 dopo la lettura della sentenza commentano: "Se non era questa la strada giusta fateci sapere allora qual e'". La sorella Anna Marra ha dichiarato di credere ancora nella giustizia: "Noi attendiamo la verita'". Silvia Egidi, avvocato difensore di Bindella, esulta: "Anche se tardi, per noi giustizia è fatta".

LE TAPPE - Quello a carico di Bindella, iniziato nell'ottobre 2011, è uno dei processi più lunghi celebrati davanti al tribunale del capoluogo umbro. Il corpo della ragazza non è mai stato ritrovato. Sonia Marra, originaria di Specchia (Puglia), nel 2006 aveva 25 anni e viveva a Perugia per frequentare l'università, mentre lavorava come segretaria alla scuola di teologia di Monte Morcino. Di lei si perdono le tracce nella notte tra il 16 e il 17 novembre 2006, quando la madre e la sorella, allarmate dall'aver trovato spento il suo cellulare, la chiamano ripetutamente senza riuscire a rintracciarla. Quando la mattina seguenti i vigili del fuoco sfondano la finestra dell'appartamento in cui la ragazza viveva, a Elce, interessato nel frattempo da una fuga di gas, di lei non c'è nessuna traccia.

Un testimone racconta che la sera prima un uomo sarebbe entrato e uscito dall'appartamento con le chiavi in mano. Le indagini in un primo momento si dirigono verso gli ambienti che Sonia frequentava per il suo lavoro, ma la svolta arriva quando la magistratura si concentra sul test di gravidanza a cui la ragazza si sarebbe sottoposta alla vigilia della scomparsa, fino ad arrivare a Umberto Bindella, che avrebbe avuto una breve relazione con Sonia. La ragazza, secondo la ricostruzione del pm, si sarebbe invaghita del giovane che però non la ricambiava e non voleva più avere a che fare con lei. L'uomo, che si è sempre detto estraneo ai fatti, viene arrestato nel 2010 e poi rilasciato per mancanza di gravi indizi di colpevolezza, ma viene comunque rinviato a giudizio. Il processo si è aperto nel 2011, poi si è interrotto per il cambio del collegio giudicante e quando la sentenza sembrava vicina, lo scorso marzo, la Corte he chiesto di acquisire tutte le puntate della trasmissione 'Chi l'ha visto', le e-mail, le telefonate e le segnalazioni che la redazione ha ricevuto dal 2006 a oggi su questo caso.