Occhi puntati sui parchi pubblici. Stop a spaccio e degrado. Più cura anche per le aree turistiche

Polizia in campo con una serie di servizi di controllo, soprattutto nei luoghi di aggregazione giovanile

Occhi puntati sui parchi pubblici. Stop a spaccio e degrado. Più cura anche per le aree turistiche

Occhi puntati sui parchi pubblici. Stop a spaccio e degrado. Più cura anche per le aree turistiche

La guardia resta alta. L’obiettivo è garantire il decoro, combattere lo spaccio e assicurare a turisti e perugini di trascorrere le ultime giornate di caldo all’aperto in tranquillità. E così la questura ha intensificato le attività di prevenzione e repressione dedicate ai parchi pubblici cittadini, alle aree verdi, ai luoghi di attrazione turistica e di aggregazione giovanile del capoluogo, del suo hinterland e dei territori di pertinenza dei Commissariati della provincia: Assisi, Foligno, Spoleto e Città di Castello. Per quello che riguarda Perugia, nel week end appena terminato sono state messe in atto azioni di monitoraggio che hanno interessato le principali aree verdi della città: dal Parco Chico Mendez a quello di Santa Sabina, dai Giardini del Frontone al Parco del Riccio di San Sisto e la zona del complesso residenziale Arcadia, dal Pincetto alla Pescaia, senza tralasciare la zona del Pian di Massiano, il parco interno di via del Macello e l’area giardini pubblici e campi da basket di fronte all’Ottagono. Attenzione, poi, alle zone dei “ponti“ e ai parchi fluviali adiacenti al Tevere. Impiegati nei controlli gli equipaggi della squadra volante, pattuglie della Questura dedicate al servizio e macchine del Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche.

A dare man forte anche i Commissariati della provincia di Perugia: la stessa azione di controllo, infatti, viene proposta nelle aree verdi dei propri comprensori territoriali come ad esempio il parco di Largo Moneta a Spoleto, il parco dei Canapè a Foligno, il parco Alexander Langer a Città di Castello e il Regina Margherita ad Assisi.