REDAZIONE UMBRIA

Nuovo Curi, l’ultima mossa Appello della Srl al Comune "Dare il ’pubblico interesse’"

La società proponente invita ad andare avanti con il progetto dello stadio "Solo dopo, con tutti gli approfondimenti del caso, si potrà dire “sì“ o “no“".

Nuovo Curi, l’ultima mossa Appello della Srl al Comune "Dare il ’pubblico interesse’"

Dire no adesso al Nuovo Curi sarebbe un errore. Ci sono approfondimenti sotto molti punti di vista che possono essere fatti dopo la dichiarazione di pubblico interesse e solo allora il Comune protrà assumere una decisione di accoglimento o rigetto del progetto. E’ il senso, in estrema sintesi, della lettera che ieri l’ad di Arena Curi Srl (società proponente del progetto per rifare lo stadio), Francesco Lana (foto), ha inviato al sindaco Andrea Romizi e alle Giunta, lettera resa nota dal sito Ac-perugia.com. Una sorta di pressing, di appello, quasi una mossa della disperazione dei proponenti per chiedere che non venga mandato tutto all’aria.

E questo all’indomani del vertice tra struttura tecnica e quella politica del Comune in cui sono emersi fortissimi elementi di criticità che fanno propendere per la bocciatura del progetto (oggi il primo cittadino terrà una conferenza stampa). "Sorprende che si possa parlare di “bocciatura” della proposta – affermaLana – tenuto conto che dal momento della presentazione ufficiale avvenuta il 9 febbraio scorso, questa Società ha fornito al Comune tutte le informazioni e le precisazioni richieste e che, anche al termine della Conferenza di servizi preliminare, le uniche osservazioni siano risultate legate al rapporto con l’area parcheggi affidata in concessione a Saba Spa ed alla definizione planimetrica delle aree in proprietà o in concessione". E poi Lana rincara la dose: "In ogni occasione, da mesi, questa Società ha manifestato la piena disponibilità a confrontarsi con gli Uffici comunali, circostanza, questa, che la stessa legge prevede ma che, al momento, sembra disattesa". Il tasto sui cui batte il proponente è quello in cui si ricorda al Comune che dichiarare il progetto di pubblico interesse non equivale a dire sì all’operazione-stadio. "Solo dopo saremmo stati chiamati a predisporre il progetto definitivo, il Piano economico-finanziario “asseverato” e la bozza della Convenzione. E a quel punto la Conferenza decisoria potrà decidere definitivamente". Nella lettera nessun accenno ai problemi evidenziati nel Piano finanziario dai tecnici del Comune, ai costi stimati dagli uffici e pari al 30% in più dei 76 milioni previsti o ai nodi della viabilità. Oggi starà al sindaco replicare e a meno di ribaltoni clamorosi la vicenda è destinata a chiudersi prima che si vada tutti al mare.

Michele Nucci