DONATELLA MILIANI
Cronaca

"Noi, quelli della Fiat 500 a pedali 48 anni dopo" Fu la prima automobile ecosostenibile d’Italia

Giuseppe Grelli, 78enne, ricorda l’impresa portata a termine nel periodo dell’austerity con altri tre perugino doc. "Magari la rifaremo..."

di Donatella Miliani

"La vera auto ecologica? L’abbiamo inventata noi ai tempi dell’austerity, nel 1974. Il nostro sì che era un motore che non inquinava...". Giuseppe Grelli (foto a destra oggi), 78 anni, ex carrozziere di Colombella e grande sportivo tanto che gioca ancora a tennis (è il presidente del circolo), ricorda con un sorriso sornione l’impresa della quale fu protagonista insieme al fratello Fernando, a Giampaolo Mannocci e Domenico Minelli, all’epoca rispettivamente idraulico, meccanico e carrozziere. "In quegli anni – racconta –, la domenica, scattava l’austerity. Non si poteva usare nessun mezzo alimentato con una qualsiasi fonte di energia. Per cui ci venne l’idea di realizzare una macchina a pedali. Avevo una vecchia Fiat 500 rossa, targata 31056 del ’56, ormai inutilizzabile. E poi? Chiese qualcuno, dove ci andiamo? A Roma, proposi io. Conoscevamo allora un dirigente della Lazio calcio che andava fortissimo in quella stagione, era l’epoca del grande Chinaglia. Quando seppe della cosa, ci disse che la Lazio ci avrebbe ospitato volentieri al Circolo canottieri Aniene prima e all’Olimpico poi, nel giorno in cui la squadra, che poi in quella stagione vinse lo scudetto, giocava con il Vicenza".

Ma facciamo un passo indietro e torniamo alla Fiat 500 a pedali, come avete fatto?

"Aguzzando l’ingegno. Tenemmo solo la carrozzeria, svuotando completamente l’interno. Al posto dei sedili, realizzammo un telaio con quattro sellini e dei pedali al posto dei pistoni. Pedalata libera, in modo che se uno si stancava e si fermava per riposare non bloccava gli altri. Per rendere possibile il movimento bisognava alleggerire il più possibile il mezzo. Certo, allora eravamo dei giovanotti di 2830 anni, tutti sportivi e allenati ma per far andare la macchina, specie in salita, dovevamo riuscire a trasmettere la forza di tutti e quattro senza sfiatarci. Così dopo aver svuotato l’interno, cambiammo le ruote con quelle di una moto Guzzi, molto più leggere, mantenemmo solo il tamburo della Fiat 500 che ci serviva come freno. E riuscimmo a fare in modo che in salita la corona faceva un giro ogni quattro pedalate per alleggerire la fatica, mentre in pianura una pedalata faceva fare quattro giri alle ruote. Pensi che raggiungemmo anche i 70 kmh!".

Chissà che successo quando sfilaste per le vie di Roma.

"Una cosa indimenticabile. Pensi che prima della partita i dirigenti della Lazio tra cui il presidente Umberto Lenzini vollero fare un giro lungo i viali vicino all’Olimpico. Fummo fermati da un maggiore della Guardia di Finanza. Il quale capì subito la situazione, anche perché noi sulla targa posteriore avevamo scritto ’Colombellopoli uno’. Si avvicinò, ci chiese chi eravamo e di poter dare un’occhiata al mezzo. Gli mostrammo anche lo speciale Libretto che avevamo fatto noi. C’era scritto: mezzo ad autopedalatura per trasporto persone a uso privato. Carrozzeria, Fiat 500, modello motore a pedali, potenza massima 4 cavalli, posti a sedere quattro. Giri motore 1200 peso 180 chili, servizio idraulico: Dio Provvede!. Consumo: 20 litri di vino rosso ogni cento chilometri. Perché, come ebbe modo di verificare l’ufficiale, al posto del serbatoio sotto il cofano avevamo messo una botticella con una cannellina e dei bicchieri di plastica per dare un sorso ogni tanto. Ci fece i complimenti e brindammo insieme a lui!".

Insomma un trionfo. E l’ingresso all’Olimpico?.

"Entrammo tra gli applausi del pubblico per raggiungere i posti vip della Tribuna Monte Mario e portammo bene perché la Lazio vinse. Così il presidente ci invitò a tornare. Questa volta per Lazio-Juve".

E come andò?

"Un’altra vittoria e la nostra Fiat 500 a pedali richiestissima da tutti i tifosi per le foto ricordo".

Pochi giorni fa l’Automobil club Perugia vi ha premiati per quell’impresa. Ma che fine ha fatto la Fiat 500 a pedali? "Purtroppo ha subito le intemperie del tempo e del meteo ed è diventata inutilizzabile. Ma siccome siamo nell’era dell’ecosostenibilità, chissà...magari ripeteremo l’esperimento".