REDAZIONE UMBRIA

Nodo del rinnovo delle concessioni: "Riduzione dei prelievi dal Topino"

È l’obiettivo della Regione che ha promosso la conferenza di Nocera Umbra. "No a comunità martiri"

Il corso del fiume Topino

Il corso del fiume Topino

E’ iniziato dall’Auditorium Cottoni di Nocera Umbra il percorso per il rinnovo delle concessioni dei prelievi idropotabili dalle sorgenti del Topino. Concessioni firmate nel lontano 1955 e scadute solo da qualche giorno. L’incontro promosso dalla Regione e che si è svolto giovedì scorso, infatti, è stato il primo atto di partecipazione che consentirà, come detto dall’assessore regionale Thomas De Luca, a ciascuno di vedere i propri diritti riconosciuti e valorizzati: quindi nessuno rimarrà senz’acqua ma si lavora ad una riduzione dei prelievi dalle sorgenti nocerine.

D’altronde l’importanza delle sorgenti è restituita dai numeri emersi durante l’incontro: il 18 per cento dell’acqua immessa nel sistema dei comuni gestiti da Umbra Acque viene da Nocera, così come il 30 per cento dell’acqua che alimenta i consumi della città di Perugia. L’incontro, e la fase di partecipazione, è stata anche voluto dalla Commissione bipartisan nata a Nocera per lavorare su questi rinnovi. "Vogliamo tutelare il territorio e l’acqua, che è un bene comune e deve essere accessibile a tutti - ha sottolineato De Luca -, vogliamo una riduzione delle sorgenti e dobbiamo anche ragionare di un contesto mondiale in cui l’acqua è diventata un bene prezioso".

Tra gli obiettivi di De Luca anche il mantenimento del flusso minimo vitale del fiume e l’idea che non ci debbano essere "comunità martiri, perché tutti devono farsi carico degli interessi regionali". Tra gli interventi istituzionali quello del sindaco di Nocera Umbra, Virginio Caparvi: "I cittadini si aspettano risposte dalla politica su questi temi, noi vogliamo costruire una soluzione compatibile, nessun obiettivo di altri e senza campanilismi. In 70 anni non sono valse le regole, occorre iniziare a farle valere".

Il tema sollevato da Caparvi, e ripreso dagli interventi, è stato quello dell’entità dei prelievi permessi: la concessione conta 210 litri al secondo, mentre la richiesta di rinnovo è di 365. Presenti i rappresentanti di Auri e delle aziende che gestiscono il servizio: Umbra Acque e Valle Umbra Servizi, ma anche molti cittadini. "E’ una sfida fondamentale per tutto il comprensorio, ma lo scenario di cali d’acqua che si prospetta da qui al 2050 ci preoccupa", ha detto l’assessore folignate Marco Cesaro, intervenuto all’incontro pubblico.