MAURIZIO BAGLIONI
Cronaca

Negozi truffati con falsi bonifici, caccia alla ‘banda’

Due coppie di turisti con relativi bimbi al seguito raggirano le rivendite di souvenir in occasione del 2 Giugno. Colpo da 1.800 euro di valore tra magliette e statute con figure sacre e oggettistica religiosa

Indaga la polizia dopo la denuncia. Al vaglio la videosorveglianza

Indaga la polizia dopo la denuncia. Al vaglio la videosorveglianza

Assisi, 5 giugno 2025 – Turisti falsi, veri imbroglioni. Almeno due le rivendite di souvenir che, in pieno centro, sono state truffate (per importi da 670 e da 1.100 euro), il 2 giugno, da una comitiva, a quanto sembra di irlandesi, composta da due coppie con relativi bambini, si parla di otto. Semplice e disarmante la procedura che, in entrambi i negozi, nella zona di Santa Chiara, il gruppo ha messo in atto approfittando anche di una giornata di grande affollamento. Hanno visto della merce (magliette e statue del Beato Carlo Acutis, altri oggetti compresa una scultura raffigurante la Vergine Maria, un presepio artistico), l’hanno presa, ma al momento del pagamento la carta di credito ha fatto le bizze. “Una cosa che può accadere”, dice amaramente la titolare di uno dei negozi caduti nella trappola. “Facciamo un bonifico, un bonifico istantaneo naturalmente” hanno detto i due uomini che subito si sono adoperati con il telefonino e la banca on line per effettuare il pagamento, risultato a buon fine, come hanno mostrato ai commercianti. In un caso, la ‘banda’ ha fatto, nello stesso negozio, un acquisto al mattino e uno di pomeriggio.

“La seconda volta hanno preso anche una grande statua della Madonna, pesante assai e uno dei due uomini l’ha baciata” emerge dal racconto dei truffati. Anche in questo caso un bonifico, con le stesse modalità della mattina. Quando le due famiglie irlandesi se ne sono andate, il proprietario ha pensato bene di controllare se il pagamento era andato a buon fine e qui l’amara sorpresa: niente di niente, del bonifico istantaneo nessuna traccia. Con la denuncia alla polizia il via alle indagini, al vaglio le immagini della videosorveglianza cittadina che potrebbero mostrare i volti della “banda“ a gestione familiare.