REDAZIONE UMBRIA

Napoli-Olanda-Perugia. I pendolari dell’eroina

Gang sgominata, così i fiumi di droga arrivavano e venivano stoccati in Umbria

Napoli-Olanda-Perugia. I pendolari dell’eroina

La droga, prevalentemente eroina, arrivava dall’Olanda a Perugia. Carichi portati a destinazione con costanza, perché i mercati da coprire, in base alle indagini, sarebbero stati tanti e fiorenti.

Circa 15 milioni di euro il valore della droga il cui traffico è stato ricostruito dai carabinieri del Nucleo investigativo, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, che ha ottenuto dal gip 24 misure di custodia cautelare per altrettanti indagati.

La droga, è risultato dalle indagini, arrivava prevalentemente in un appartamento di Perugia, a Monteluce, da dove ripartiva, suddivisa in base alle necessità dei diversi intermediari che, a loro volta, avrebbero rifornito la rete di spaccio al dettaglio.

Viaggiava prevalentemente nelle ruote di scorta delle vetture, l’eroina, se non nello stomaco di corrieri "ovulatori". Un chimico del sodalizio, sempre secondo quanto ricostruito dalle indagini, avrebbe poi provveduto a verificare la qualità dello stupefacente. Che, risulta dall’attività investigativa, veniva suddivisa e differenziata con delle sigle. Sigle e significati corrispondenti così differenti tanto da rendere necessario un quaderno con appuntati i riferimenti giusti. Un accorgimento necessario per "contare bene" la droga arrivata ed evitare fregature e per completare gli "ordini" dei numerosi clienti.

Il presunto sodalizio criminale individuato dalle indagini sarebbe stato composto da nigeriani e da italiani, nello specifico campani con soggetti che gli inquirenti collocano nel clan dei casalesi. Tra i trasporti monitorati, per esempio, anche quello di un indagato campano, a cui le indagini ne attribuiscono una decina, partito da Casal di Principe verso l’Olanda e poi rientrato dopo aver fatto tappa a Ferrara e quindi Perugia, con un carico di "non meno di 11 chili".

L. F.