
Ecco come sarà la fermata del Brt1 all’ospedale di Perugia. La linea da Castel del Piano a Fontivegge è in costruzione
La Giunta comunale ha preso tempo, ma soltanto sulla carta. Perché scaduto il bando ministeriale (30 maggio) per presentare richiesta di finanziamento per il Brt2, quello da Fontivegge a Olmo (con possibilità di sforare a San Mariano), di fatto è stata messa una pietra tombale sulla questione. Nonostante questo, la Giunta ha ufficialmente rinviato ogni decisione definitiva sul progetto della seconda linea. La delibera 248 del 30 maggio (guarda caso proprio il giorno di scadenza della domanda) prende atto del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica e ne evidenzia punti di forza, ma soprattutto criticità da risolvere. E annuncia un percorso partecipativo con cittadini e istituzioni, che potrebbe ridisegnare le scelte fatte finora sul sistema della mobilità urbana. Questo formalmente, perché nella concretezza pensare di investire (e trovare) 90 milioni su un sistema di mobilità che l’elettorato di centrosinistra dimostra di non gradire, appare come minimo un’utopia.
Nella delibera si pone la questione della custodia e ricarica dei mezzi elettrici: il deposito in costruzione del Brt1 (Metrobus) a Vestricciano non sarà sufficiente, servono nuove aree attrezzate, con conseguente aumento dei costi per la gestione del servizio. E se l’attivazione della linea precedesse l’esito della nuova gara regionale per il Tpl, si imporrebbe una revisione anticipata del contratto di servizio, con pesanti ricadute sul bilancio comunale. Queste quindi le motivazioni formali che hanno portato alla non partecipazione al bando ministeriale. Tutto vero certo, ma il peso dei mal di pancia per la linea in costruzione da Castel del Piano e Fontivege pesano, eccome. La Giunta sottolinea poi come il progetto possa rappresentare un’occasione per aggiornare il Pums stesso. Del resto, l’esperienza della prima linea Brt ha già dimostrato che "la condivisione con residenti e attività economiche può migliorare sensibilmente la qualità progettuale: basti pensare alle modifiche adottate in via Chiusi e via Donizetti per salvaguardare decine di alberi e fluidificare il traffico nei pressi dell’ospedale". La Giunta scrive che "ora si apre dunque una fase di confronto e che ha dato mandato agli uffici per approfondire i nodi emersi e predisporre un iter partecipativo esteso, da condurre anche con il Comune di Corciano". Ma nei fatti il Brt2 è già affossato.
M.N.