SARA MINCIARONI
Cronaca

Tra i banchi sognando l’Amazzonia. Con esperienza diretta nel bosco

Progetto di apprendimento nella scuola d’infanzia di Castiglion Fosco. Focus sul nutrimento in foresta

Viaggio in un mondo lontano per gli alunni, entrati in contatto con tradizioni e abitudini di una delle popolazioni più affascinanti: gli indigeni

Viaggio in un mondo lontano per gli alunni, entrati in contatto con tradizioni e abitudini di una delle popolazioni più affascinanti: gli indigeni

PIEGARO

L’Amazzonia è entrata in classe. In particolare nella Scuola dell’infanzia di Castiglion Fosco (Istituto comprensivo di Panicale, Piegaro e Paciano) grazie al progetto "Il nutrimento in foresta", curato dagli esperti Reginaldo Fontes Vaz, indigeno della tribù Dessana (Umuri Díro Mahsã) dell’Alto Rio Negro, e Romina Bianconi "designer multidisciplinare". Gli alunni di Castiglion Fosco hanno potuto vivere un’esperienza insolita e molto istruttiva. Approfittando della presenza sul territorio di un nativo, che da alcuni anni ha scelto di abbandonare l’Amazzonia per stabilirsi con la famiglia in Umbria, la scuola materna ha scelto di aprire le proprie porte ai saperi di un mondo distante, ma al tempo stesso centrale per la vita del pianeta. Sono stati così programmati, tra aprile e maggio, tre incontri fatti di narrazione verbale e visiva, interazione, esplorazione multisensoriale, gioco simbolico che hanno avvicinato i piccoli al mondo indigeno, al suo habitat e ai suoi costumi. Con un filo conduttore: il nutrimento in foresta. Nel primo incontro, dedicato al perché mangiamo e cosa mangiamo, i bambini hanno avuto modo di conoscere una diversità di cibi, talvolta ‘bizzarri’, rispetto a quelli comuni per loro. Il secondo, sul dove e come ci procuriamo il cibo, è consistito in una giornata nel bosco, vissuta proprio come in foresta. L’immersione nel mondo indigeno è stata proposta attraverso l’esperienza diretta ‘simbolica’ della vita a contatto con la natura. Ed i bambini hanno potuto sperimentare cosa succede quando ci si procura il cibo in foresta, sperimentare tecniche specifiche e vivere una piccola avventura. Infine l’ultimo incontro, dedicato alla condivisione del cibo, proprio come accade nella tradizione indigena in cui l’abbondanza è vissuta all’insegna della relazione con l’altro e nel ringraziamento verso la natura. E così il progetto si è concluso con una festa in cui i bambini ‘neo-indigeni’, proprio come membri delle tribù, hanno potuto immedesimarsi in questo scambio, assimilare il principio della condivisione gioiosa e il concetto dell’abbondanza, fino alla chiusura con danze tradizionali indigene. Reginaldo Fontes Vaz, conosciuto come Regis Myrupu, è nato nella Valle del Uapès, nel cuore della foresta amazzonica in Brasile. Romina Bianconi è nata e cresciuta in Valnestore ma ha passato diversi anni all’estero, prima in Norvegia poi in Amazzonia.