Perugia, 15 gennaio 2021 - «Se avessimo potuto aprire adesso, lo avremmo fatto subito. Tra un mese non lo so». Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia e della Direzione Regionale Musei Umbria interviene a proposito della riapertura dei musei stabilita dal nuovo Dpcm. Che (almeno per il momento) non riguarda l’Umbria visto che da lunedì 18 potranno riaprire i musei delle zone gialle, nei giorni feriali. E l’Umbria arancione resta esclusa da questa prima, simbolica ripartenza del mondo culturale.
«Noi siamo pronti a riaprire – prosegue Pierini – a condizione che possa avvenire presto, tra una settimana o poco più. Ma se dovesse essere tra un mese, non ci conviene proprio. Perché la Galleria Nazionale chiuderà tra fine febbraio e i primi di marzo per dare il via ai lavori di ristrutturazione e restauro previsti da tempo. Non ha senso stare aperti per pochi giorni». Stesso discorso per i musei della regione. «Anche in questo caso siamo pronti. Eravamo tutti aperti dopo la fine del primo lockdown abbiamo la dotazione di dispositivi, le indicazioni per i distanziamento e le capienze, le telecamere che rilevano le temperature». Però? «Probabilmente certe realtà come i musei più piccoli e le aree archeologiche non verranno riaperte in inverno. Bisogna valutare caso per caso. Il Museo Archeologico Nazionale di Perugia e quello di Spoleto possono riaprire in un giorno, magari l’Area Archeologica di Carsulae o Castello Bufalini a San Giustino avrebbero più problemi. Penso alla mancanza di personale o ai giorni di apertura. Palazzo Bufalini era aperto solo il sabato..»
Sofia Coletti