
Secondi risponde all’interrogazione del consigliere Mancini: "L’obiettivo è tutelare la quiete pubblica e l’organizzazione di eventi"
L’ordinanza per la movida sicura che vieta la somministrazione di bevande in vetro o lattine in tutto il centro? "È identica a quella che in Italia viene applicata da anni in tutte le città medio-grandi: una prassi consolidata concordata tra prefetture, forze dell’ordine e associazioni di categoria, che risponde alla necessità indispensabile di prevenire episodi che possano compromettere l’ordine pubblico, deturpare la città, ma anche disturbare la quiete e il riposo dei residenti".
Il fatto che sia adottata solo in centro storico "è perché in questo luogo si concentrano le manifestazioni e gli eventi più importanti, nell’interesse della collettività e a beneficio delle attività commerciali del cuore della città, tra cui tutte quelle coinvolte dall’ordinanza".
Così il sindaco Luca Secondi ha parlato nel corso del recente consiglio comunale rispondendo all’interrogazione con la quale il capogruppo della Lega, Valerio Mancini, chiedeva conto delle motivazioni e delle finalità dell’ordinanza sindacale estiva che stabilisce limitazioni alle attività commerciali e artigianali del centro storico nella distribuzione di bevande contenute in bottiglie di vetro e lattine e vieta il loro utilizzo durante la movida, un equilibrio tra la necessità di garantire sicurezza diffusa e di non limitare, però, le attività commerciale. Un equilibrio che l’ordinanza, ha precisato il primo cittadino, l’ordinanza cerca di tutelare.
"A queste attività vengono applicate solo alcune limitazioni, in un contesto nel quale il decreto-sicurezza del 2025, varato dal ministro Piantedosi, prevede molto di più, ovvero che gli operatori economici diventino soggetti proattivi della tutela della sicurezza con una maggiore responsabilizzazione. L’obiettivo è di contemperare l’organizzazione di eventi con la tutela della quiete pubblica e della vivibilità dei luoghi centrali. Un obiettivo al quale contribuiamo anche attraverso la polizia locale che con il progetto “Estate sicura“ svolge servizi di vigilanza serali aggiuntivi, in coordinamento con le altre forze di polizia, e da quest’anno si avvale anche di un’unità cinofila", ha aggiunto il sindaco.
Nel premettere di "apprezzare lo spirito dell’ordinanza sindacale in questione" e di non aver "nulla da eccepire sul suo contenuto", il consigliere Mancini aveva espresso le proprie "perplessità in merito alle ricadute sulle attività commerciali del centro storico, ma anche sulla generalità dei cittadini, dei comportamenti incivili di pochi".
"Siamo costretti a limitare le libertà delle persone e il funzionamento delle attività commerciali del solo centro storico - aveva argomentato - perché alcuni signori commettono atti vandalici, disturbano la quiete pubblica, creano problemi di sicurezza e abbandonano bottiglie e lattine".
Cristina Crisci