
“Movida“ al centro della Commissione che dovrà individuare le strategie di rilancio del centro
Il Comune si accinge a istituire la Commissione di studio per pianificare il futuro del centro storico, ma i residenti sono pronti ad avviare un’azione legale contro l’ente pubblico per presunte omissioni e mancati controlli anti-movida. Dopo una lunga attesa ed una serie di rinvii approda finalmente in consiglio comunale quell’atto voluto anche dai commercianti del centro per istituire la Commissione temporanea che dovrà effettuare una serie di indicazioni per avviare una piano di ripopolazione e rilancio del centro storico. "Spoleto città senz’auto", era questo lo slogan del progetto di mobilità alternativa che ha consentito la realizzazione di ben tre percorsi meccanizzati con tanto di doppio parcheggio coperto (Spoleto Sphera e Psterna) ed area camper e pullman (Ponzianina) che avrebbero consentito di destinare l’area del centro storico solo ai pedoni. Ma quel progetto che secondo l’amministrazione comunale prevedrebbe anche lo spostamento degli varchi magnetici ai confini della Ztl (piazza San Domenico e rotatoria tra viale Matteotti e viale Martiri della Resistenza) è ancora attuabile? A dare una risposta dovrebbe essere la stessa Commissione che, secondo quanto riportato nell’atto in votazione giovedì in consiglio comunale, dovrà occuparsi di "sicurezza, viabilità, parcheggi, ztl; commercio/sviluppo economico, eventi/cultura e valorizzazione della città in tutte le sue forme". Sempre secondo l’atto a far parte della commissione saranno i capigruppo in consiglio comunale ed un rappresentante per ogni associazione di categoria. La costituzione dell’organo di controllo e studio arriva però quasi contemporaneamente alla volontà di un gruppo di residenti del centro di promuovere un’azione legale nei confronti del Comune, perché non avrebbe messo in atto tle dovute misure per contrastare la malamovida e garantire la quiete dei cittadini. Esistono già sentenze che hanno previsto da parte degli enti pubblici importanti risarcimenti. In base all’accesso agli atti sarebbero state rilevate irregolarità ed omissioni. I controlli nell’estate 2024, dal 17 luglio al 22 agosto, sarebbero stati undici con due sanzioni ad altrettanti locali per "disturbo da sorgente rumorosa da pubblici esercizi". A supporto dei residenti ci sarebbero anche i rilievi fonometrici effettuati anche da tecnici esterni che registrerebbero picchi di rumori anche alle 5 del mattino.