Moio: "L’Unione dei Comuni? è un problema, non la soluzione"

Fratelli d’Italia critica l'Unione dei Comuni del Trasimeno definendola "un problema, non la soluzione". Il presidente provinciale Alessandro Moio denuncia ingenti debiti e inefficienze, chiedendo il ritorno delle deleghe alla regione e la nomina di un Commissario straordinario.

Moio: "L’Unione dei Comuni?  è un problema,  non la soluzione"

Il presidente provinciale Alessandro Moio parla, insieme a tutti i consiglieri comunali e assessori di Fratelli d’Italia dei comuni del Trasimeno

CASTIGLIONE DEL LAGO - Fratelli d’Italia rilancia sulla questione Trasimeno e parla dell’Unione dei Comuni come di "un problema e non la soluzione". Ad intervenire in prima persona è il presidente provinciale Alessandro Moio, insieme a tutti i consiglieri comunali ed assessori di Fratelli d’Italia dei comuni del Trasimeno.

"Dopo decenni di colpevole silenzio da parte della sinistra, ancora oggi, i comuni del Trasimeno, vivono sotto la spada di Damocle degli ingenti debiti accumulati dalla comunità montana. Chi non ha la memoria corta ricorderà che solo nel 2020 – grazie alla giunta regionale di centrodestra – sono state riprogrammate le paratie del fosso Moiano. Sempre nel 2020, sono stati stanziati dalla regione Umbria oltre 2, 5 milioni di euro di fondi europei e governativi a favore dell’Unione dei Comuni del Trasimeno – titolare delle deleghe per il Trasimeno e da sempre a guida PD - per interventi di dragaggio. Nel 2021, la giunta regionale di centrodestra ha stanziato un fondo di quasi 6 milioni di euro per interventi significativi".

E Moio prosegue: "per la prima volta, l’Umbria ha raggiunto un accordo con la regione Toscana, che renderà possibile attingere nei prossimi mesi dall’acqua in eccesso della diga di Montedoglio. Nel 2015 – con il lago a 45 cm sopra lo zero idrometrico fu la Provincia a guida Pd ad autorizzare l’apertura dell’emissario. Da anni – continua Moio – chiediamo che l’Unione restituisca le deleghe sul Trasimeno alla regione, non avendo palesemente uomini e risorse per poter espletare il mandato. D’altra parte, il tanto invocato Commissario straordinario si rende necessario per superare lacci e lacciuoli burocratici che l’Unione non è stata in grado di superare".