
Minacce e sassi contro l’arbitro Arriva il Daspo di un anno al dirigente dell’Angelana
Già denunciato e ‘inibito’ dalla giustizia sportiva, ora per il dirigente dell’Angelana - coinvolto in un brutto episodio a San Secondo durante una gara di calcio under 17 - arriva il Daspo. Non potrà entrare negli stadi per un anno. Ieri la Polizia ha comunicato il provvedimento "nei confronti di un membro dello staff coinvolto in episodi di violenza alla persona e danneggiamento verso l’arbitro". Nelle motivazioni del Daspo si legge: "L’uomo era presente al di fuori del perimetro di gioco, fra le tifoserie, a pochi minuti dall’inizio della partita, iniziava ad inveire contro l’arbitro, offendendolo e minacciandolo. Anche dopo la fine - riferisce la Procura - continuava col proprio comportamento aggressivo, lanciando sassi in direzione dell’arbitro". Attorno all’episodio sono stati svolti gli accertamenti del commissariato, divisione Anticrimine, nel frattempo la giustizia sportiva ha sospeso il dirigente da ogni attività sino al giugno 2025. Col Daspo gli è ora vietato per un anno "l’accesso su tutto il territorio nazionale ai luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive di calcio". E dovrà stare inoltre a 200 metri di distanza. Tutto era accaduto a maggio allo stadio ’Mancini’ di San Secondo dove era in programma Trestina-Angelana: a pochi minuti dall’inizio fu espulso il portiere ospite e dalle tribune – dove c’erano familiari e qualche dirigente – partirono insulti e minacce nei confronti del direttore di gara (un trentenne di Città di Castello). Atteggiamenti proseguiti anche con sputi e lancio di sassi, e persino mentre l’arbitro stava tentando di raggiungere la sua vettura (danneggiata in più parti). Una situazione che aveva richiesto sin da subito l’intervento della polizia mentre l’arbitro (tutelato dall’avvocato Michele Bianchi) aveva sporto denuncia.