
Valentina Pococacio, consigliera comunale a Terni
Terni, 13 luglio 2021 - “Mi chiami consigliera e non consigliere”. Ma il vicepresidente si rifiuta e in Consiglio comunale, in modalità 'da remoto', è bufera. Da una parte la consigliera del M5S, Valentina Pococacio, dall'altra il vicepresidente dell'assemblea, Devid Maggiora della Lega, quindi il consigliere d'opposizione Alessandro Gentiletti di Senso Civico, che dà manforte alla collega. Scambio veloce ma al vetriolo nell'assemblea cittadina. “Il presidente Ferranti chiama tutte le donne consigliera – spiega Pococacio _, più volte ho chiesto al vicepresidente Maggiora di usare con me lo stesso termine. Ma anche stavolta non l'ha fatto, appellandosi a un fantomatico regolamento. La mia non è una ripicca: alcuni ruoli vanno declinati al femminile proprio perché ricoperti anche da donne e affinché ci si abitui al fatto che quel ruolo possa essere ricoperto indistintamente da un uomo o da una donna”.”Se alcune donne accettano di essere appellate col sostantivo maschile per me non è un problema – scrive in un post Gentiletti _ . Ma se altre, giustamente, richiamano il rispetto della lingua italiana e chiedono di essere chiamate al femminile, vanno rispettate”. La Lega Terni non replica nel merito della questione ma “continua a lavorare su temi concreti per rimettere in piedi la città”. Ste.Cin.