
Mense scolastiche al vaglio del Nas: "Qui da noi nessuna irregolarità"
I carabinieri del Nas hanno svolto una serie di verifiche nelle mense e nei centri che distribuiscono centinaia di pasti per gli studenti delle scuole dell’infanzia e primarie del territorio dell’Altotevere. "L’attività di controllo ha riguardato le condizioni igieniche dei locali e verificato a campione le procedure di autocontrollo, le modalità di conservazione, la scadenza e le caratteristiche delle materie prime". Tutto è risultato nella norma. "Nel corso delle verifiche ai servizi di ristorazione non è stata riscontrata alcuna irregolarità": lo rende noto l’amministrazione comunale di San Giustino, che ha ritenuto opportuno comunicare ufficialmente alla cittadinanza con una nota, in particolare alle famiglie i cui figli usufruiscono del servizio mensa, la visita di controllo da parte dei Nas. I carabinieri sono stati al Centro cottura di Cerbara (in appalto alla cooperativa All Food) dove vengono preparati, poi distribuiti i pasti, circa 700 al giorno, a servizio della scuola di Cerbara nel comune di Città di Castello e per quelle dei comuni di San Giustino e Citerna. Di seguito i militari hanno svolto un successivo sopralluogo nella mensa - gestita dalla cooperativa “Il Poliedro“ - dell’asilo nido “Il Cucciolo“ dove vengono confezionati circa 25 pasti al giorno. In entrambi i casi sono stati verificati i menù giornalieri.
"Ringraziamo tutti i vari soggetti che, a vario titolo e in modalità diverse, sono coinvolti ed operano con attenzione per realizzare un servizio mensa di qualità in favore dei nostri concittadini più piccoli", riferisce Milena Crispoltoni, assessore alle politiche scolastiche del comune di San Giustino in una nota. Dal 2019 la ristorazione scolastica vede insieme i comuni di Città di Castello, San Giustino e Citerna ed è affidata alla ditta All Food. Sono circa 2 mila i pasti che vengono quotidianamente distribuiti. Un’operazione con un valore economico complessivo di circa 5 milioni di euro e linee di indirizzo modulate sulla filiera corta e l’utilizzo di prodotto bio con un menu ad hoc validato dalla Usl Umbria 1. A Città di Castello il servizio è rivolto a 11 plessi di scuola dell’infanzia e 13 della scuola primaria, con una produzione nei due centri di cottura di 700 pasti a Cerbara e di oltre mille 200 in viale Diaz. Al vaglio delle amministrazioni comunali anche la realizzazione di un terzo polo di cottura.