MICHELE NUCCI
Cronaca

Masciarri: "Serve sicurezza. Sì al badge di cantiere"

In questo drammatico scenario la Fillea Cgil Umbria (settore edilizia) ribadisce l’urgenza di alzare il livello di qualità e...

In questo drammatico scenario la Fillea Cgil Umbria (settore edilizia) ribadisce l’urgenza di alzare il livello di qualità e...

In questo drammatico scenario la Fillea Cgil Umbria (settore edilizia) ribadisce l’urgenza di alzare il livello di qualità e...

In questo drammatico scenario la Fillea Cgil Umbria (settore edilizia) ribadisce l’urgenza di alzare il livello di qualità e sicurezza, anche alla luce dei dati allarmanti sulle morti sul lavoro. "Non si può parlare di sostenibilità o pensare ad un futuro sostenibile sulle spalle di lavoratori precari, sottopagati o non tutelati. Occorre rafforzare la formazione, la contrattazione di anticipo, il ruolo della bilateralità e il presidio sindacale nei cantieri, tanto più in una fase in cui lo scandalo milanese ha messo in luce il rischio di nuove speculazioni e opacità" afferma con nettezza la segretaria generale Fillea Cgil Umbria, Elisabetta Masciarri. L’Umbria resta in zona rossa per incidenza di morti sul lavoro, superiore del 25% all’incidenza media nazionale.

"È un dato che fa male, ma che purtroppo non sorprende. La cultura della prevenzione è ancora troppo debole, e troppo spesso si taglia sulla sicurezza per contenere i costi. Le cause sono note: discontinuità e precarietà lavorativa e contrattuale, subappalti a cascata, imprese con tempi di consegna capestro a cui si aggiunge anche il problema sul fronte ispettivo. Nel recente rapporto Inail si evidenzia infatti, come tra il 2022 e il 2024, le aziende ispezionate nel nostro Paese siano diminuite drasticamente a causa della carenza di organico, passando da 9.267 a 7.735".

A suo avviso quali strumenti servono per rafforzare sicurezza e legalità nei cantieri umbri?

"Serve un nuovo impulso strategico, che vada oltre i protocolli di facciata. Per questo abbiamo accolto con favore il rinnovato "Tavolo Tecnico per le Costruzioni, le Infrastrutture e la Sicurezza nei Cantieri" rinominato con deliberazione della Giunta Regionale n. 580 dell’11 giugno 2025 su proposta dell’assessore Francesco De Rebotti, ma servono azioni operative: la patente a crediti non ha prodotto i risultati attesi, mentre dobbiamo puntare sul badge di cantiere, un tesserino elettronico collegato al sistema bilaterale che consenta di sapere chi si trova in cantiere in ogni momento. Si tratta di una best practice già prevista nel protocollo Sisma 2016, sperimentata a Roma per i lavori del Giubileo, che deve diventare realtà anche qui. Altrimenti, senza un coordinamento forte e senza strumenti innovativi, la sicurezza resterà solo sulla carta"

Quali dunque le priorità per il futuro del settore?

"Nel nostro Paese c’è la necessità forte di rimettere mano al patrimonio edilizio esistente, che va riqualificato secondo criteri di sostenibilità ambientale e sicurezza sismica. Non basta rincorrere i bonus: serve una strategia industriale di lungo periodo, capace di andare oltre gli incentivi temporanei e affrontare il grande ritardo che abbiamo nella digitalizzazione dei cantieri. Tenendo anche conto che il recente inserimento della nostra regione nella Zes, zona economica speciale, potrebbe favorire occasioni di rilancio per le imprese. Ma tutto questo non può prescindere dal lavoro di qualità: più sicurezza, più formazione e una contrattazione solida. Solo così la riqualificazione diventa occasione di sviluppo vero, e non l’ennesima stagione di interventi spot destinata a esaurirsi".

M.N