
L’Umbria in vetrina alla Bit. E col progetto ’Cammini aperti’ è capofila del nuovo turismo
"Il turismo è un’industria per l’Umbria e come tale la dobbiamo considerare. La nuova legge regionale va in questa direzione": parole dell presidente della Regione, Donatella Tesei, allo stand della Bit di Milano. "L’Umbria sì è presentata a questo appuntamento in maniera diversa rispetto al passato, intanto lo stand è veramente molto bello ed è il frutto della sinergia tra gli assessorati al turismo e all’agricoltura", ha aggiunto. "Il 2024 sarà un anno da dedicare al potenziamento delle infrastrutture e lo faremo anche con investimenti importanti come l’ampliamento del nostro aeroporto, così da puntare in due, tre anni a un milione di passeggeri"
"Perché scegliere l’Umbria come metà turistica? Per mille ragioni. Si viene in Umbria per i nostri paesaggi, per la storia e per i beni culturali, ma anche per la nostra straordinaria enogastronomia" ha concluso Tesei.
E per l’assessore regionale al Turismo Paola Agabiti "l’Umbria, grazie al fascino delle sue bellezze naturali, alla ricchezza culturale dei suoi territori e alle sue pregiate produzioni enogastronomiche, sta diventando sempre di più un forte attrattore turistico per l’intero Paese". Lo ha detto presentando il progetto ’Cammini aperti’. ’Con esso - ha sottolineato Agabiti -, la Regione Umbria si pone all’avanguardia e capofila per la promozione di un turismo sostenibile, che punta a sviluppare tutta la rete dei cammini religiosi e dei sentieri naturalistici, valorizzando i contesti territoriali e preservandone le identità".
"In qualità di ente capofila del progetto – ha ricordato – abbiamo svolto e continueremo a svolgere con impegno un’attività a favore di tutte le regioni italiane per la diffusione di questa forma di turismo che ha forti ricadute positive sul territorio, non solo in termini economici, ma anche sociali ed ambientali. la nostra regione ha superato sul versante turistico tutte le aspettative con 7 milioni di presenze registrate. Numeri che, se da una parte confermano come la programmazione regionale con lungimiranza abbia saputo coniugare sviluppo economico e tutela del patrimonio culturale e ambientale, dall’altra rappresentano un’ulteriore spinta a mettere in campo nuove idee e progetti per potenziare un’offerta sempre più attrattiva e variegata".
Presente anche la ministra del Turismo Daniela Santanché: "Il turismo lento - ha detto - rappresenta un segmento in forte ascesa che favorisce anche la sostenibilità soprattutto in termini di destagionalizzazione, decongestione dei flussi e creazione di nuove opportunità di lavoro".