
Reddito di cittadinanza
Perugia, 9 maggio 2023 – Sono circa seimila le famiglie che in Umbria, dal prossimo gennaio 2024 percepiranno il nuovo Rdc (che cambierà nome), almeno una parte riceveranno invece il supporto per la formazione, ma alla fine una famiglia su tre perderà il beneficio. Le stime le ha fatte la Ragioneria di Stato e riguardano il nuovo quadro del sussidio alla luce del decreto approvato dal Governo lo scorso primo maggio.
Andando a spulciare i dati che riguardano la nostra regione e partendo dall’ultimo dato Inps disponibile (gennaio 2023) si nota innanzitutto come le famiglie che percepiscono l’Rdc siano passate dai quasi 14mila dell’intero 2022 (13.815) agli 8.957 di gennaio (oltre 17mila persone) e questo già la dice lunga sulla misura che sta via via ridimensionandosi.
I sussidi saranno dunque due: il primo si chiama "Assegno di inclusione" e scatterà dal prossimo gennaio. Questa in verità assomiglia molto al reddito di cittadinanza e potrà essere richiesta solo dalle famiglie dove è rpesente almeno un disabile o un minorenne o un over 60. I requisiti di Isee e di reddito sono rimasti gli stessi (non superiori rispettivamente a 9.360 e 6 mila euro) e anche l’importo massimo ottenibile. L’assegno durerà al massimo 18 mesi e potrà essere richiesto di nuovo, dopo una sospensione di un mese, ogni volta per massimo 12 mesi. Stando ai numeri forniti dall’Inps lo scorso febbraio, le famiglie umbre interessate da questa nuova misura sono circa seimila (quasi novemila in base ai dati di fine 2022), con una media che proprio a gennaio era di 538 euro per ciascuno delle 17.784 persone interessate.
Le cose cambiano quando si passa a esaminare la seconda prestazione dalla riforma, quella destinata ai 18-59enni gli occupabili appunto. Qui l’assegno non sarà più l’Rdc, ma il "Supporto per la formazione e lavoro". Partirà dal primo settembre e al massimo arriverà a 350 euro sotto forma di indennità di partecipazione a progetti di formazione e altre politiche attive e ad attività tipo i lavori socialmente utili.
In ogni caso questa indennità non potrà essere presa per più di 12 mesi, non ripetibili. I requisiti sono più stringenti, non potendo l’Isee superare 6mila euro. La relazione tecnica parla in oltre tremila i nuclei familiari in Umbria potenzialmente interessati alla misura, circa seimila persone ma si prevede che alla fine saranno meno di 2.500 a ricevere questo supporto.