
La Confraternita dell’Olio punta a sviluppare, col Cnr, un nuovo ulivo autoctono dell’Altotevere e lo fa negli spazi della sede nel Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle. Caccia a nuove varietà di olio, anche per incentivare la vocazione del comprensorio come distretto per la produzione di riferimento in Umbria e in Italia. Così dal Centro delle Tradizioni Popolari -dove ieri mattina è stata inaugurata la nuova sede (messa a disposizione in comodato d’uso dal Comune)- la Confraternita dell’Olivo e dell’Olio dell’Alta Valle del Tevere attiverà con l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del Centro nazionale Ricerche di Perugia uno studio scientifico sulle varietà autoctone di piante di olivo del territorio.
Un comprensorio che viene considerato come uno scrigno che contiene varietà molto interessanti, che esprimono in queste zone le migliori qualità dell’olio e per questo "può candidarsi a diventare un distretto di eccellenza nella produzione, grazie alla scoperta di ulteriori piante autoctone, ma anche a un necessario salto di qualità tecnologico dei frantoi locali", ha detto Saverio Pandolfi dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del Cnr di Perugia. Cercheremo di "individuare coltivazioni che possano arricchire il patrimonio umbro in un comprensorio finora meno esplorato dal punto di vista scientifico, ma che come area di confine dal punto di vista climatico ha grandi potenzialità per la produzione di oli eccellenti", ha aggiunto. Nel corso della cerimonia di inaugurazione è stata messa a dimora una pianta di olivo monovarietale dell’Alta Valle del Tevere, simbolo dell’attività di ricerca scientifica che verrà poi sviluppata. Già 200 le tipologie già classificate nella regione, allungando la lista delle cinque varietà tipiche di ulivo della vallata finora identificate: la Borgiona di San Leo, la Gentile di Montone, la Bianchella di Umbertide, cui si uniscono la Gentile di Anghiari e la Nostrale di Rigali, della quale è stata rinvenuta una pianta plurisecolare a Pieve de Saddi. Insieme al segretario Antonio Bicchi e ai membri della Confraternita, il presidente Sergio Bartoccioni ha ringraziato l’amministrazione comunale tifernate "per la condivisione di questa finalità" ed ha espresso "soddisfazione per la collaborazione con il Cnr, riferimento di eccellenza nella comunità scientifica nazionale e internazionale nel campo della salvaguardia della biodiversità vegetale". Alla cerimonia hanno preso parte anche il direttore del Centro Tradizioni Tommaso Bigi, il sindaco Luciano Bacchetta, con alcuni assessori.