L’inghippo Superbonus. A rischio anche i cantieri legati alla ricostruzione

Il decreto del governo che cancella gli incentivi all’edilizia può avere effetti pesanti sull’Umbria. I 5 Stelle: "Colpo durissimo a economia e famiglie".

L’inghippo Superbonus. A rischio anche i cantieri legati alla ricostruzione

L’inghippo Superbonus. A rischio anche i cantieri legati alla ricostruzione

A febbraio in Umbria, grazie al Superbonus sono stati ammessi a detrazione altri lavori per 290 mliioni di euro, portando così il costo totale dello Stato nella nostra regione a sfondare il muro dei due miliardi (2.090.164.163 euro). In quest’ultimo mese sono stati aperti altri 292 cantieri (249 per i condomini) per salire così a 8.925 in due anni e mezzo e ciò consente di ribadire che l’incentivo ha funzionato, insomma, nonostante i grandi dubbi e le grandi incertezze che si porta dietro dall’inizio dell’anno.

Ma adesso il blocco del Governo, oltre a stoppare definitivamente l’incentivo, rischia di mettere in crisi la ricostruzione post terremoto 2016 e quella che verrà di Pierantonio (2023). Sono in molti a farlo notare in queste ore, dato che il bonus 110 veniva anche utilizzato per le aree colpite dal sisma, anche se resta l’incognita di come sarà materialmente scritto il decreto: solo una volta lette le definizioni del testo sarà possibile capire chi si salverà dall’ennesima stretta al settore dei bonus edilizi. E se contratti già firmati consentiranno di continuare a utilizzare le vecchie regole.

Intanto però le prese di posizione sono numerose. "Il governo Meloni, con un colpo di coda notturno, ha distrutto definitivamente la possibilità per la maggior parte dei cittadini di accedere a tutti i bonus edilizi. Un dramma doppio per la nostra regione considerando che tale provvedimento potrebbe riguardare anche le aree terremotate, qualora le parole del ministro Giorgetti venissero confermate. Bloccando il meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura, gli unici a poter ristrutturare la propria abitazione a spese dello Stato saranno i ricchi e coloro che possono recuperare dalle tasse i propri investimenti", afferma il capogruppo del Movimento 5 stelle, Thomas De Luca.

Che aggiunge: "In Umbria l’impatto del Superbonus sul settore edilizio è stato un fattore di crescita importantissimo. E’ notizia non secondaria che in questa fase, anche grazie all’interesse di alcuni fondi di investimento, è possibile recuperare con il Superbonus gli immobili con scheda Aedes dichiarati inagibili oltre a quelli dell’area del cratere. Possibilità che avrebbe intercettato interventi per centinaia di milioni di euro, consentendo di recuperare interi borghi". "Il Centro Italia rischia ricadute devastanti, con comuni interi costretti alla paralisi e quindi al conseguente spopolamento. Di malato qui vediamo solo il furore ideologico del ministro dell’Economia" fa notare anche la deputata umbra del M5s Emma Pavanelli.