L’economia ternana rallenta. Calano numero di imprese e anche scambi con l’estero

Diminuiscono gli occupati, in 6mila cercano lavoro. L’Osservatorio: "Ancora elevato il divario di genere". Indicazioni positive dal settore del turismo.

L’economia ternana rallenta. Calano  numero di imprese e anche  scambi con l’estero

L’economia ternana rallenta. Calano numero di imprese e anche scambi con l’estero

L’economia ternana rallenta. Lo rivela il Rapporto statistico dall’Osservatorio provinciale istituito in Prefettura e al quale partecipano Istat, Arpal Umbria, Camera di Commercio, Inps e Ispettorato del Lavoro, con il contributo informativo della Banca d’Italia. "La pubblicazione – spiegano dalla Prefettura – mette in relazione i dati statistici ufficiali forniti da diversi enti e amministrazioni operanti sul territorio e si propone di fornire agli enti pubblici e agli operatori economici una documentata chiave di lettura dell’andamento dell’economia ternana". I principali indicatori riguardano la vitalità delle imprese, il commercio con l’estero, le dinamiche occupazionali e creditizie, il lavoro sommerso, gli ammortizzatori sociali e il turismo. I dati illustrano la situazione al 30 giugno 2023.

Nel primo semestre del 2023 il numero delle imprese attive iscritte nei registri camerali continua a scendere (saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni di 34 unità); la flessione riguarda, in particolare, i settori della manifattura,dell’agricoltura e delle costruzioni. Perdono vigore, sottolinea il Rapporto, anche gli scambi con l’estero che, per la prima volta dopo il 2020, registrano variazioni tendenziali negative. "Si segnala – spiega ancora la Prefettursa –, in particolare, la riduzione di circa un terzo degli scambi di prodotti metallurgici che rappresentano in valore quasi la metà del totale". Rispetto al primo semestre 2022, gli occupati (83mila unità), nel complesso, diminuiscono dell’1,2% , con una flessione che riguarda soltanto la componente femminile. Il numero di persone in cerca di occupazione ammonta a circa 6 mila unità. "Risulta ancora elevato il divario di genere nella partecipazione al mercato del lavoro", commenta la Prefettura. Nel primo semestre 2023 il ricorso alla cassa integrazione guadagni registra un incremento sia nella forma straordinaria che in quella ordinaria, dove i valori delle ore autorizzate sono ancora molto alti rispetto agli anni precedenti. Con riferimento al credito, si registra una flessione dell’ammontare dei finanziamenti erogati a favore delle imprese; sono stabili quelli alle famiglie. Il tasso di deterioramento del credito è in diminuzione. Il numero dei protesti si riduce sia come consistenza che come

valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Indicazioni positive provengono dal settore del turismo che registra un aumento sia degli arrivi che delle presenze, grazie soprattutto ai clienti stranieri.