
Un selfie di Ana Tuja, di 15 anni, e dell’amica Nika Mishko (16), due delle vittime
Perugia, 29 maggio 2023 – Guidava senza patente, un’auto senza assicurazione e con la revisione scaduta. Si aggiungono al dramma i dettagli dell’incidente avvenuto nella notte tra sabato e domenica sul raccordo Perugia-Bettolle in cui tre persone, tra cui due ragazze minorenni, hanno perso la vita. Secondo quanto si è appreso gli inquirenti starebbero approfondendo gli accertamenti poiché il conducente di 28 anni, anche lui deceduto sul colpo, Julio Cesar Vera Quinanez, non risulterebbe nella banca dati della motorizzazione.
Unico superstite del gruppo il fratello di una delle due ragazzine, ora ricoverato in terapia intensiva che sta lottando per la vita in condizioni gravissime.
L’allarme è scattato intorno alle 3.40 di ieri quando un giovane di Città di Castello diretto verso casa con un amico - ha poi raccontato ai carabinieri - che in fase di sorpasso all’altezza dell’uscita di Torricella, la sua Golf ha avuto un contatto con l’utilitaria su cui viaggiavano i quattro ragazzi e ha visto quella macchina finire fuori strada e volare giù nella scarpata.
Le vittime che sedevano sui sedili posteriori sono Ana Tuja di 15 anni e l’amica Nika Mishko di 16, entrambe frequentavano un corso di formazione all’Ecipa.
Il gruppo stava rientrando verso Perugia dopo la nottata trascorsa in un locale sulla spiaggia di Passignano in riva al lago Trasimeno quando, per cause ancora in via di accertamento da parte della Procura della Repubblica guidata da Raffaele Cantone, c’è stato l’urto con l’altro veicolo. La ricostruzione dell’incidente è al vaglio degli inquirenti e non si esclude l’ipotesi dell’alta velocità o di un errore di manovra.
La Golf con dentro i due ragazzi di Città di Castello e la Ford Fiesta grigia guidata da Quinanez si sono toccate, la berlina è finita contro il new jersey mentre la vecchia utilitaria con dentro i quattro ragazzi è schizzata di lato in prossimità della rampa di uscita del raccordo cappottando in una scarpata e finendo la corsa capovolta, in una gabbia di lamiere dove per tre di loro non c’è stato scampo.
Sul posto sono arrivati i medici del 118 e i vigili del fuoco, oltre ai carabinieri del Nucleo Operativo radiomobile di Perugia e i colleghi della stazione di Magione. I due testimoni nelle ore successive lo schianto sono stati ascoltati dai militari e, ancora sotto choc, hanno fornito un racconto compatibile con i rilievi effettuati sul posto.
Il guidatore è stato poi portato in ospedale dove si è sottoposto ai test di routine per rilevare eventuali tracce di abuso di sostanze o alcol così come avverrà sul corpo del conducente deceduto. La Procura ha aperto un fascicolo per il reato di omicidio stradale.
Sa.Mi.