Davanti ad una croce realizzata con i tubi da ponteggio dagli operai l’Arcivescovo Ivan Maffeis ha celebrato messa. Il prelato della arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve ha compiuto mercoledì la sua visita pastorale all’impianto Enel che, situato tra i territori comunali di Piegaro e Panicale, costituisce uno dei principali poli per la produzione di energia elettrica in Umbria. Una giornata importante per tutto il territorio, all’indomani della festa di San Giuseppe lavoratore, in cui il Vescovo ha dialogato con i dirigenti della centrale Enel ma anche con i dipendenti e gli operai che vi operano, scoprendo con un tour guidato tutti i dettagli del funzionamento dell’impianto e pranzando alla mensa aziendale insieme a tutti i lavoratori. Molto toccante il momento della Santa Messa, celebrata nell’Officina di centrale. "Possiate sentirvi partecipi di un’impresa comune in un settore fondamentale, come quello dell’energia – ha detto il Vescovo durante l’omelia durante la quale ha riflettuto sul senso del lavoro e della dignità della persona in riferimento alla parabola del figliol prodigo – e possiate realizzarvi, come professionisti e come persone, con le vostre competenze tecniche ed i vostri valori morali, portando un contributo gioioso all’edificazione del bene comune" ha concluso monsignor Maffeis. Alla giornata sono intervenuti il parroco di Pietrafitta don Claudio Schioppa, il parroco di Panicale don Alessandro Segantin, il diacono Carlo Cerati direttore della Pastorale sociale del lavoro e custodia del creato della Diocesi insieme a Federico Poggianti del direttivo dello stesso ufficio, i sindaci di Piegaro e di Panicale Roberto Ferricelli e Giulio Cherubini, la consigliera regionale Simona Meloni, la responsabile Enel della filiera Gas Italia Federica Rofi, il responsabile siti produttivi Santa Barbara e Pietrafitta Paolo Tartaglia, il capo impianto di Pietrafitta Luca Marchetti, i referenti Enel delle strutture affari istituzionali e comunicazione per Toscana e Umbria Emiliano Maratea e Riccardo Clementi. Molto belli i ringraziamenti e i saluti dei responsabili Enel e del dipendente Jacopo Giuliani che, a nome di tutti i lavoratori interni ed esterni della centrale, ha letto una vibrante lettera sul significato del lavoro come viatico di realizzazione personale, di relazione umana, di incontro operoso e gioioso, di lotta alle emarginazioni e alle povertà, segno di speranza per la società e per l’umanità.
CronacaL’arcivescovo a Pietrafitta "L’energia e il lavoro per il bene comune"