
La consigliera Luciana Bassini (Misto Azione) interpella il Consiglio comunale sul fenomeno degli. stupefacenti
Una decina di arresti per droga, con alcune sostanze pericolose sequestrate come la ketamina, nel territorio di Città di Castello da parte delle forze dell’ordine negli ultimi due anni. Poi denunce e sequestri di sostanze che disegnano come la droga sia un fenomeno ben radicato anche qui. Ma quali sono i reali dati nel territorio? E quali le misure che le istituzioni hanno in essere per cercare di infrenare un fenomeno che riguarda tante persone? Il caso finirà al vaglio del consiglio comunale con un documento che è stato presentato dalla consigliera Luciana Bassini (capogruppo Misto Azione). "Negli ultimi anni – scrive - anche il territorio di Città di Castello ha visto un incremento di episodi legati allo spaccio di droga, con evidenti ripercussioni sulla sicurezza urbana e sul benessere collettivo". La consigliera cita alcune operazioni delle forze dell’ordine nel 2025, a gennaio l’arresto di un 30enne senese per spaccio di cocaina e ketamina nei pressi di una discoteca, con altri tre giovani segnalati per guida sotto l’effetto di stupefacenti; a giugno l’arresto di un altro trentenne nel centro storico, trovato in possesso di droghe sintetiche, hashish e Lsd; l’operazione Easter Eggs delle Fiamme Gialle che ha portato al sequestro di 4 kg di droga e al coinvolgimento di 32 persone; a dicembre 2024 ancora l’arresto di una coppia per spaccio di eroina con ritrovamento di stupefacenti e contanti in casa. "La diffusione del fenomeno riguarda sia l’ambito urbano che le aree periferiche, coinvolgendo anche minori e giovani adulti, spesso inconsapevoli delle conseguenze che ricadono poi anche sul piano sanitario, sociale e della sicurezza pubblica. È compito delle istituzioni locali – prosegue Bassini - monitorare e prevenire il fenomeno insieme con le forze dell’ordine, le istituzioni scolastiche e le Asl". Per questo chiede di conoscere il report dei dati aggiornati e attendibili suddivisi per tipologie di sostanze e fasce d’età interessate "sulla base dei quali poi programmare azioni efficaci di prevenzione, informazione e contrasto al fenomeno", ma anche quali azioni siano state intraprese negli ultimi due anni e se esistono progetti di prevenzione nelle scuole. Bassini vuole sapere infine se esiste un tavolo di coordinamento tra Comune, forze dell’ordine, servizi sanitari, scuola e terzo settore per monitorare l’evoluzione del fenomeno e attuare idonee strategie.