L’albero di Natale nato tra i binari. Appello dei bambini: "Salvatelo". E il Comune dice sì, sarà trapiantato

Città di Castello, da tempo la pianta è stata ’adottata’ e viene addobbata per le Feste. La promessa del sindaco

L’albero di Natale nato tra i binari. Appello dei bambini: "Salvatelo". E il Comune dice sì, sarà trapiantato

L’albero di Natale nato tra i binari. Appello dei bambini: "Salvatelo". E il Comune dice sì, sarà trapiantato

Un simbolo, un eroe (verde) per caso. È nato spontaneamente e cresciuto tra i binari "morti" della ex Ferrovia centrale umbra nella zona di Città di Castello ma ora un piccolo abete (un cedro dell’Himalaya secondo un esperto) è stato addobbato di tutto punto a più riprese dai cittadini con palline e cartelli colorati ed è pronto per essere trapiantato in un’area verde pubblica. "Accogliamo l’appello lanciato ormai qualche mese fa da alcuni cittadini e bambini delle scuole elementari" hanno annunciato il sindaco Luca Secondi e l’assessore alle Politiche Scolastiche, Letizia Guerri, sollecitati anche via social da diversi tifernati.

"Per questo abete che da tempo è stato adottato dalla cittadinanza, addobbato di tutto punto lo scorso Natale e nel periodo pasquale, nato nella massicciata della ferrovia ci impegniamo a fare tutti i passaggi autorizzativi necessari per chiedere di poterlo collocare in un luogo pubblico in cui tutti i bambini della città a partire dalle scuole che contatteremo, potranno prendersene cura" aggiungono.

La ferrovia è chiusa dal 2017 per lavori di messa in sicurezza e rilancio, ricorda il Comune di Città di Castello. "Cresciuto solitario tra i binari – hanno dichiarato in diverse occasioni cittadini e bambini delle scuole cittadine parlando del piccolo albero – spuntando dalla massicciata con tutta la forza del suo grande amore per la vita... e in qualche modo ci rappresenta nel nostro, a volte difficile, cammino della vita. Adesso è la ’mascotte’ della nostra bella Alta Valle del Tevere". Da qui l’appello al sindaco affinché salvi l’albero.

Un appello che ha toccato i precordi anche dell’assessore regionale ai trasporti: "Apprendiamo che, fra le migliaia di pioppi e ailanti che sono cresciuti a dismisura lungo tutta la Fcu da Terni a Ponte San Giovanni, unica tratta dell’intera dorsale dichiarata di interesse nazionale, ma inspiegabilmente lasciata in totale abbandono, così come quella da Città di Castello a Sansepolcro, c’è anche questo piccolo cedro dell’Himalaya" dice Enrico Melasecche. "Credo costituisca una bellissima idea quella di salvare quell’alberello che, crescendo in ambiente favorevole, può assumere in pochi anni dimensioni anche colossali. Parleremo con Rfi per avere tutte le eventuali autorizzazioni per l’intervento in un’area ferroviaria loro assegnata".