
Per una visita senologica fino a qualche mese fa ti dicevano di ripassare tra un anno, qualche volta anche tra due anni. Adesso invece ti dicono proprio che "non ci sono posti liberi". Come dire che se proprio hai bisogno devi andare dal privato. E’ l’ennesima beffa di un sistema sanitario, quello umbro, per il quale si dichiara ai quattro venti di voler abbattere le liste di attesa, ma di fatto – almeno per certe prestazioni – non c’è posto. O comunque le visite non si fanno.
Accade a una donna di Perugia, 47 anni, che l’altro ieri si è fatta prescivere dal suo medico una visit di controllo che prevede la mammografia bilaterale, ecografia mammaria e visita senologia. Ma la risposta come detto è "picche": non ci sono posti liberi, ritenti la prossima volta sarà più fortunata. E la donna ha così alzato il telefono e prenotato in una struttura privata. Tempo di attesa? 36 ore...
La Asl 2 nel frattempo ha fatto sapere proprio un paio di giorni fa che ad inizio agosto è ripresa a pieno regime all’ospedale "Santa Maria della Stella" di Orvieto la campagna di screening mammografici per la prevenzione del tumore al seno. "I controlli – fa sapere la direzione Aziendale – sono ripartiti, peraltro con alcuni giorni di anticipo rispetto alle iniziali previsioni di inizio settembre, grazie all’impegno congiunto di direzione e servizi interessati dal programma che si pone l’obiettivo di rendere del tutto operativa la struttura di Senologia, sia per la parte clinica che per gli screening mammografici".
E sempre a proposito di visite o esami specialistici, ci sono delle novità che i pazienti è meglio conoscano: se infatti si prenota una prestazione in una struttura sanitaria a cui segue poi una disdetta (magari perché è troppo lontana da casa o per un altro qualsiasi motivo), il medico di famiglia non potrà ripetere quella stessa richiesta per un certo lasso di tempo. Queste sono infatti le indicazioni che le Asl hanno dato ai medici di medicina generale che si vedranno bloccata la possibilità di ripetere la quel tipo di richiesta. Una novità sulla quale gli stessi medici informano i propri pazienti, proprio per evitare di incappare in situazioni spiacevoli e dover ricorrere ancora una volta al privato.
M.N.