La triste storia di un femminicidio. "Zenepe ormai viveva nel terrore. Si rifugiava nei figli e nel lavoro"

Un’amica racconta l’escalation di violenze subite dalla donna che è stata uccisa a coltellate dal marito. Lui, disoccupato, è in carcere con l’accusa di omicidio. Emerge un calvario che andava avanti da mesi .

Zenepa Uruci (nel riquadro) è stata uccisa nella casa in via del Crociere, a Terni

Zenepa Uruci (nel riquadro) è stata uccisa nella casa in via del Crociere, a Terni

Terni, 1 aprile 2023 – Un quartiere sotto choc, Borgo Rivo, per la brutale morte, a coltellate, di Zenepe Uruci, uccisa dal marito dopo un calvario, si scopre ora, di violenze. Gelosia? Sicuramente, ma anche altro: senso del possesso, frustrazione, invidia. Per quasi 20 anni Zenepe ha lavorato alla pescheria del quartiere, facendosi apprezzare da tutti per garbo e professionalità. Il marito, Xhafer, 62 anni, in carcere con l’accusa di omicidio, era disoccupato dopo aver lavorato nell’edilizia e, raccontano, con tanti problemi. Non le ha dato scampo nel primo pomeriggio di giovedì, con più coltellate al torace e al petto.

Xhafer Uruci
Xhafer Uruci

"’Ci vediamo dopo’ - ricorda un residente –, così mi ha detto Zenepe lasciando la pescheria all’ora di pranzo per tornarvi come al solito nel pomeriggio. Sapevo che c’erano dei problemi, ma come si può immaginare una cosa del genere. Era una bravissima persona".

"Negli ultimi tempi lei viveva con la paura addosso e si vedeva - racconta un’amica – . Quando abbiamo parlato della sua situazione, è anche scoppiata in lacrime un paio di volte. Mi ha detto ‘meno sto a casa e meglio è che lì è una litigata continua’. Ma il marito era geloso e non voleva neppure che andasse a lavorare, anche se per lei quello era anche uno sfogo, uno spazio di tranquillità che la aiutava a staccare. La situazione - prosegue la donna - era precipitata da un anno a questa parte. La tensione c’era e Zenepe era spesso nervosa. Solo con il lavoro, i figli e soprattutto i nipoti riusciva a trovare un pò di serenità. Il marito ha problemi di varia natura. Lei era buona, dolce, di cuore. Pronta ad aiutare tutti, ma forse era proprio lei ad averne più bisogno di chiunque altro". Nel tempo Zenepe avrebbe riportato ferite a una spalla e un occhio nero. In via del Crociere, nell’appartamento dove si è consumato l’omicidio, le forze dell’ordine sarebbero intervenute in qualche circostanza precedente, senza però che poi seguisse a quegli episodi una formale denuncia.

Mamma di due figli, nonna, con un lavoro da portare avanti e una famiglia da mantenere, Zenepe si è tenuta tutto dentro, confidandosi solo con le persone più strette. Il marito è accusato di omicidio volontario aggravato: si attende l’udienza di convalida del fermo.

Ste.Cin.