
Il presidio davanti alla sede dell’Assemblea legislativa regionale
"Contratti subito, affinché non esistano lavoratori di serie A e di serie B". È quello che chiedono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, scesi in piazza ieri in tutta Italia e anche a Perugia, con presidio davanti alla sede dell’Assemblea legislativa regionale, per lo sciopero nazionale proclamato dalle categorie della funzione pubblica per chiedere il rinnovo dei Contratti nazionali Aris Aiop e Aris Rsa, ovvero quelli che regolamentano i lavoratori della sanità privata.
Contratti che coinvolgono infermieri, operatori delle professioni sanitarie, operatori socio sanitari, educatori professionali, tecnici e personale amministrativo, per un totale di circa 200mila persone in tutta Italia. I contratti risultano scaduti, in alcuni casi, anche da 13 anni. “Il rinnovo dei contratti – hanno detto i lavoratori nei loro interventi – non è solo legato all’adeguamento retributivo ma anche all’aggiornamento delle tutele”
. Nel settore, infatti, sussistono diverse tipologie contrattuali, tra cui diverse forme pirata. Specificità per l’Umbria, dove i lavoratori del settore sono centinaia in circa duecento strutture accreditate, è il fatto che non esista una sede stabile di confronto con le parti sociali, non vi è una regia pubblica trasparente che governi concertando il sistema sanitario accreditato. Le lavoratrici e i lavoratori sono invisibili, pur garantendo prestazioni essenziali al sistema sanitario regionale. La legge regionale 2 del 2024, sul settore sanitario accreditato, resta ancora inapplicata”.
Alla luce di tutto ciò, i sindacati, dopo il presidio in piazza Italia, hanno protocollato presso l’Assemblea legislativa dell’Umbria, un documento con alcune richieste: l’apertura immediata di un tavolo permanente regionale con le organizzazioni sindacali firmatarie del documento, le direzioni delle aziende accreditate, l’assessorato alla sanità, Aris Umbria e Aiop Umbria; l’inserimento di clausole sociali vincolanti nei rapporti di accreditamento e convenzione, che prevedano l’applicazione del Ccnl Aris Aiop e Aris Rsa in vigore, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative; un monitoraggio regionale condiviso, puntuale e trasparente sull’utilizzo di risorse pubbliche da parte degli enti privati accreditati e sui flussi di mobilità passiva recuperabili per evitare sprechi e premiare le strutture che applicano i Ccnl rappresentativi e investono sul personale; la definizione di un protocollo regionale per la qualità del lavoro nella sanità privata, collegato alla piena attuazione della L.R. 2/2024; il sostegno politico formale della Regione Umbria alla richiesta nazionale di apertura del tavolo di rinnovo dei Ccnl.
I sindacati chiedono anche la sottoscrizione di “un accordo regionale tra Aris Umbria, Aiop Umbria e le organizzazioni sindacali per la regolamentazione dei servizi minimi assistenziali da garantire in occasione degli scioperi. Un’intesa che, in Umbria, non è mai stata formalizzata e che invece rappresenta un presidio fondamentale di civiltà istituzionale e relazionale".