MICHELE NUCCI
Cronaca

La sanità privata in sciopero: "Considerati lavoratori di Serie B. Serve subito un nuovo contratto"

Infermieri, operatori e amministrativi si sono ritrovati in presidio davanti alla sede dell’Assemblea legislativa "Il rinnovo non è solo legato all’adeguamento retributivo ma anche all’aggiornamento delle tutele".

Il presidio davanti alla sede dell’Assemblea legislativa regionale

Il presidio davanti alla sede dell’Assemblea legislativa regionale

"Contratti subito, affinché non esistano lavoratori di serie A e di serie B". È quello che chiedono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, scesi in piazza ieri in tutta Italia e anche a Perugia, con presidio davanti alla sede dell’Assemblea legislativa regionale, per lo sciopero nazionale proclamato dalle categorie della funzione pubblica per chiedere il rinnovo dei Contratti nazionali Aris Aiop e Aris Rsa, ovvero quelli che regolamentano i lavoratori della sanità privata.

Contratti che coinvolgono infermieri, operatori delle professioni sanitarie, operatori socio sanitari, educatori professionali, tecnici e personale amministrativo, per un totale di circa 200mila persone in tutta Italia. I contratti risultano scaduti, in alcuni casi, anche da 13 anni. “Il rinnovo dei contratti – hanno detto i lavoratori nei loro interventi – non è solo legato all’adeguamento retributivo ma anche all’aggiornamento delle tutele”

. Nel settore, infatti, sussistono diverse tipologie contrattuali, tra cui diverse forme pirata. Specificità per l’Umbria, dove i lavoratori del settore sono centinaia in circa duecento strutture accreditate, è il fatto che non esista una sede stabile di confronto con le parti sociali, non vi è una regia pubblica trasparente che governi concertando il sistema sanitario accreditato. Le lavoratrici e i lavoratori sono invisibili, pur garantendo prestazioni essenziali al sistema sanitario regionale. La legge regionale 2 del 2024, sul settore sanitario accreditato, resta ancora inapplicata”.

Alla luce di tutto ciò, i sindacati, dopo il presidio in piazza Italia, hanno protocollato presso l’Assemblea legislativa dell’Umbria, un documento con alcune richieste: l’apertura immediata di un tavolo permanente regionale con le organizzazioni sindacali firmatarie del documento, le direzioni delle aziende accreditate, l’assessorato alla sanità, Aris Umbria e Aiop Umbria; l’inserimento di clausole sociali vincolanti nei rapporti di accreditamento e convenzione, che prevedano l’applicazione del Ccnl Aris Aiop e Aris Rsa in vigore, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative; un monitoraggio regionale condiviso, puntuale e trasparente sull’utilizzo di risorse pubbliche da parte degli enti privati accreditati e sui flussi di mobilità passiva recuperabili per evitare sprechi e premiare le strutture che applicano i Ccnl rappresentativi e investono sul personale; la definizione di un protocollo regionale per la qualità del lavoro nella sanità privata, collegato alla piena attuazione della L.R. 2/2024; il sostegno politico formale della Regione Umbria alla richiesta nazionale di apertura del tavolo di rinnovo dei Ccnl.

I sindacati chiedono anche la sottoscrizione di “un accordo regionale tra Aris Umbria, Aiop Umbria e le organizzazioni sindacali per la regolamentazione dei servizi minimi assistenziali da garantire in occasione degli scioperi. Un’intesa che, in Umbria, non è mai stata formalizzata e che invece rappresenta un presidio fondamentale di civiltà istituzionale e relazionale".