SOFIA COLETTI
Cronaca

La mostra Harari svela “Gli occhi di Perugia“

Uno dei più grandi fotografici contemporanei a Palazzo della Penna con un articolato progetto. Tutti potranno avere un ritratto

Uno dei più grandi fotografici contemporanei a Palazzo della Penna con un articolato progetto. Tutti potranno avere un ritratto

Uno dei più grandi fotografici contemporanei a Palazzo della Penna con un articolato progetto. Tutti potranno avere un ritratto

Una mostra, una performance, un libro ma soprattutto una serie di incontri umani "per un progetto unico e straordinario, di forte valenza etica". Così Marco Pierini, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune, presenta “Guido Harari. Occhi di Perugia“, un’esposizione dalle molteplici sfaccettature dedicata alla città, a chi la abita e la vive: sarà aperta al piano terra di Palazzo della Penna - Centro per le Arti Contemporanee dal 24 aprile al 2 giugno e ieri è stata presentata a Palazzo dei Priori (foto sopra) con la sindaca Vittoria Ferdinandi e lo stesso Guido Harari, uno dei più grandi fotografi contemporanei. "Torna a Perugia – ricorda Pierini – dopo l’enorme successo di “Sound of Wall“, la mostra che alla Galleria Nazionale lanciò il rapporto tra fotografia e musica".

Adesso si volta pagina per tracciare un’immagine articolata della città attraverso due progetti collegati tra loro: “Caverna Magica” e “Ritratti sospesi”. "Caverna magica – racconta il vicesindaco – sarà una mostra in continuo divenire che nasce dall’incontro tra Harari e chiunque voglia farsi fotografare". Il set sarà allestito a Palazzo della Penna e tutti potranno presentarsi per un ritratto, con prenotazioni già aperte sul sito www.cavernamagicaharari.com. Si può andare da soli, in coppia in gruppo, con l’animale del cuore o l’oggetto preferito: l’esperienza durerà un’ora che include l’incontro, lo scatto, la postproduzione e la stampa della foto da portarsi a casa mentre una copia identica confluirà in tempo reale nella mostra che "crescerà ogni ora e non sarà mai uguale".

Alle foto della “Caverna“ il Comune ha voluto aggiungere una serie di “Ritratti sospesi“ (foto sotto) che Harari ha scattato a operatori e utenti di associazioni del terzo settore, Caritas, Capodarco, Omphalos, BorgoRete, Arci – Progetto Sai. "Fondamentali – dice la sindaca – per individuare volti e storie che tendiamo a dimenticare. Ad Harari abbiamo affidato un tesoro immenso: catturare l’anima della città e dopo questo progetto Perugia scoprirà un’altra parte di sé". All’ingresso saranno anche esposte le foto delle “Caverne magiche“ di altre città.

Il giorno della chiusura le foto perugine saranno messe all’asta con banditori d’eccezione e il ricavato verrà devoluto alle associazioni che hanno collaborato al progetto. Non solo, i ritratti della mostra confluiranno in un libro “Gli occhi di Perugia“ che il Comune darà anche in omaggio a ospiti illustri, "al posto dei piattini d’argento" commenta con sollievo Ferdinandi. Harari ha infine raccontato l’emozione di un progetto che lo porta "a conoscere perfetti sconosciuti: vogliono raccontare le loro storie e chiedono solo di essere visti. La nostra idea è di includere, per mostrare tutto l’arcobaleno di una città".