
En plein con i piccoli e Madonna Primavera. Festa grande sino all’alba
Notte ‘rossa’ in piazza del Comune. La Magnifica Parte de Sotto ha vinto la settantesima edizione del Calendimaggio, successo impreziosito ulteriormente, nel corso di quattro giorni intensi e spettacolari, dalle vittorie di Madonna Primavera - Francesca Berretti è stata incoronata regina della festa -, e nel Calendimaggio dei Piccoli. Il verdetto l’altra notte alle una e ventinove, in una piazza affollata di partaioli in attesa, quando il maestro di Campo Bruno Cianetti ha annunciato l’esito della sfida. I ‘rossi’ si sono imposti per due a uno grazie alle preferenze accordate dai giurati dei settori spettacolo - il regista e sceneggiatore Maurizio Zaccaro e la professoressa Élisabeth Crouzet-Pavan – mentre il direttore di coro Lorenzo Donati ha visto prevalere la Nobilissima Parte de Sopra nel settore musicale. Partaioli della ‘torre’ che subito si sono impossessati del palio, simbolo di supremazia cittadina, dando inizio ai festeggiamenti continuati sino a giorno e oltre.
Dai giudizi emerge, da parte del regista Zaccaro, nelle scene, la capacità di sorprendere della Parte de Sotto, "trascinando con sé attori e spettatori verso una storia inconsueta, in bilico fra passato e presente. Evocare più che rappresentare è sempre stato l’elemento più prezioso di ogni storia soprattutto se composta da immagini ad alto effetto scenico". La storica Crouzet-Pavan, parla, sempre riguardo alle scene della Magnifica, "di spettacolo bellissimo nell’insieme". Giurati dello spettacolo e della storia che hanno apprezzato i cortei della Nobilissima, ma non è bastato ai ‘mammoni’ per ottenere la ‘preferenza’ decisiva ai fini del punteggio. Il Maestro Lorenzo Donati, oltre all’articolato giudizio sul brano di sfida (esecuzione buona per i ‘blu’, discreta per i ‘rossi’) e i due a libera scelta, nel complesso ha premiato Sopra evidenziando come "gli interventi della scena sono stati assai curati, non invasivi e coerenti con l’epoca descritta dalla storia". Di certo il Calendimaggio ha confermato il suo ruolo di ‘motore’ cittadino, anzi del territorio, vista la partecipazione di tanti anche dai centri vicini; con la capacità unica di aggregare e far stare insieme persone di ogni età. Festa dai ‘passaggi’ obbligati – scene, cortei, cori, musica -, ma sempre capace di offrire situazioni nuovi in termini di immagini, del racconto, dei colori, del susseguirsi di momenti, delle coreografie, delle trovate e del continuo dialogo con le musiche e il canto.
Maurizio Baglioni