REDAZIONE UMBRIA

“La forma della bellezza“ a Gualdo

Nella Chiesa di San Francesco si è aperta una mostra-evento sulla pittura figurativa italiana contemporanea

Uno straordinario racconto d’arte contemporanea si snoda tra gli antichi splendori della Chiesa monumentale di San Francesco. E’ “La forma della bellezza“, mostra-evento fresca d’inaugurazione che per l’intera estate e fino al 2 ottobre consentirà al pubblico di ammirare una selezione di capolavori provenienti da “The Bank Contemporary Art Collection“: è la più importante collezione di pittura figurativa italiana sugli ultimi 25 anni di produzione, con 800 opere di oltre 130 artisti diversi.

La mostra è promossa dal Polo Museale città di Gualdo Tadino e da The Bank Contemporary Art Collection, con il patrocinio del Comune, ed è curata da Cesare Biasini Selvaggi. Il percorso espositivo ripercorre la storia del collezionismo dei nostri tempi e dei meccanismi di produzione e di acquisizione delle opere d’arte. Ma, soprattutto, è la storia della pittura di figura italiana negli ultimi 25 anni. “La forma della bellezza“ racconta due generazioni d’artisti: i nati tra il 1960 e i primi anni ’70 e la generazione seguente. Il contesto di partenza è quello degli anni Novanta, segnato dal grunge, dai Nirvana, dal cinema di Tarantino. Ma sono anche gli anni di “Gioventù cannibale“, l’antologia di racconti horror italiani tra i primi titoli di Stile Libero, la collana Einaudi inaugurata nel 1995 che ha cambiato il modo di leggere del nostro Paese. "Ho fortemente voluto questa mostra – spiega il curatore Cesare Biasini Selvaggi – per continuare a leggere e rileggere le novità e, in parte, la tenuta della pittura contemporanea italiana, la sua immanenza (in particolare di quella figurativa) attraverso quella sorta di ricorsività evolutiva e costante che ha rotto l’assunto che per scrivere il futuro si possa solo guardare avanti. È la pittura che squaderna, recupera, rielabora e parla dell’umanità attraverso la sua cultura visiva, costituita da elementi estetici ma, soprattutto, nutrita quotidianamente dal confronto con l’Io, il pensiero, i legami sociali". Tra gli artisti in mostra ci sono Andrea Martinelli con la sua ricerca ossessiva sul ritratto, Giovanni Frangi, Marco Petrus e Luca Pignatelli (accomunati dalla pittura di paesaggio tra realtà e vsionarietà), Alessandro Papetti, con i tipici blu e viola dei suoi notturni. Negli ultimi 15 anni si definita un’ulteriore generazione di artisti a cui appartengono, lungo il percorso espositivo, Sergio Padovani, Cristiano Tassinari, Romina Bassu, Giovanni Gasparro e Chiara Sorgato.

Orari: da martedì a domenica e festivi 10-13 e 15-19. Informazioni ai numeri di telefono 347.7541791 e 075.9142445 e sul sito www.polomusealegualdotadino.it.

S.C.