
di Sofia Coletti
Un viaggio indietro nel tempo, attraverso 26 secoli di storia stratificati per 15 metri sotto il manto stradale. Un ottovolante di emozioni, meraviglia e bellezza ritrovata, che si snoda in un percorso visitabile per quasi un chilometro, tra vie, cunicoli, anfratti, squarci sorprendenti che collegano le quattro epoche storiche perugine: etrusca, romana, medievale e rinascimentale. Ci sono voluti due decenni di studi, ricerche, lavori migliorativi, investimenti di risorse e professionalità ma adesso finalmente il Complesso monumentale della Cattedrale ritrova nuova luce e visibilità.
Il merito è di un grandioso progetto di valorizzazione, “L’Isola di San Lorenzo e il percorso nella Forma del Tempo. La storia di Perugia e del suo Colle Sacro“ che la Curia ha affidato a una nuova società benefit, “Genesi“, e che ieri è stato presentato dai suoi ideatori: il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, il vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi, il presidente del Capitolo dei canonici monsignor Fausto Sciurpa, il presidente di Genesi, Giuseppe Capaccioni e il vicesindaco Gianluca Tuteri. Il fulcro del progetto sta nel riaffermare il ruolo primario che questo scrigno di storia e sacralità ha sempre avuto nella vita perugina e rilanciare - prima tra gli stessi cittadini, poi tra i turisti - le potenzialità di un sito storico-artistico e archeologico conosciuto nel mondo. Il complesso è vastissimo (comprende il Duomo, i due chiostri, la Loggia di Braccio e le abitazioni dei canonici) e ha i suoi cuori pulsanti nel percorso archeologico della “Perugia Sotterranea“ e nel Museo del Capitolo della Cattedrale. E proprio ieri è stata annunciata la riapertura della “Perugia Sotterranea“ dopo interventi di messa in sicurezza e la ridefinizione del percorso di visita che diventa cronologico e separa l’ingresso dall’uscita. Adesso si entra da piazza Cavallotti e ci si ritrova subito a camminare sulla strada romana, il grande Decumano, tra i resti di una domus e le tracce dell’incendio del 40 a. C. Si sale nel tempo e nella storia, si affianca un grandioso muro di terrazzamento, si passa nel Medioevo, poi sotto la collina dell’acropoli. La parte rinascimentale è rappresentata dal Museo del Capitolo, oggetto di un importante progetto di riallestimento museologico e museografico. A settembre saranno riaperte alcune sale (su tutte quella dedicata alla Pala di Sant’Onofrio di Luca Signorelli) per essere pronti a festeggiare, nel 2023, i cento anni della fondazione del Museo.
Il progetto ha rinnovato l’interesse per il complesso da parte del mondo culturale e imprenditoriale. Tanto che, annuncia Capaccioni, Brunello Cucinelli darà un importante contributo per il restauro della facciata della Cattedrale. Dopo l’Arco Etrusco e il Morlacchi, per il re del cachemire (ieri in prima fila) è un nuovo atto di mecenatismo a Perugia che presto verrà presentato ufficialmente. Il progetto di “Genesi“, racconta Capaccioni, "è nato durante il lockdown dal sodalizio tra professionisti del settore turistico-culturale e l’Archidiocesi. E’ una società benefit, tra le prime in Umbria, senza scopo di lucro, con l’obiettivo di valorizzare i beni culturali, in particolare quelli ecclesiastici. E sviluppare itinerari di conoscenza sul territorio umbro". C’è anche un bel risvolto occupazionale, con l’impiego (per ora) di cinque giovani. Il cardinale Bassetti celebra le sue origini etrusche e il progetto. "L’evangelizzazione passa attraverso l’arte e il bello – dice – e questo luogo ci aiuta a capire dove erano piantate le radici più profonde della nostra civiltà. Per tramandarle". Rilancia monsignor Salvi: "Il mondo ha bisogno di bellezza per non cadere nella disperazione, ci sembrava osceno non valorizzare questo patrimonio". Monsignor Sciurpa ricorda "la decisione sofferta ma responsabile di affidare la gestione del complesso a Genesi". Tuteri applaude "la valorizzazione di un’isola monumentale affacciata su due tra le piazze più importanti della città".