![Migration Migration](https://www.lanazione.it/image-service/version/c:ZjgyMjdkYzItMWQ5Mi00:ZjJjM2Mx/migration.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
Da Arezzo a Perugia per una "protesta" pacifica sotto gli uffici della procura di via Fiorenzo di Lorenzo fino al confronto con il procuratore in persona. Perché lui, a quasi sessant’anni e con un lavoro perso vent’anni prima, sente di aver subito un’ingiustizia. Francesco è originario della provincia di Napoli, la stessa terra del procuratore Raffaele Cantone, che stima da quando era magistrato della Dda. "Per questo che ho deciso di venire fino a Perugia per raccontare la mia storia – spiega – Mi sono trasferito ad Arezzo tanti anni fa dove ho iniziato a lavorare in un istituto come guardia giurata, ma facevo solo turni di notte e dopo 7 anni volevo svolgere il mio lavoro anche in orario diurno per essere più presente in famiglia". Da lì, secondo il racconto di Francesco, sarebbero iniziati i problemi: "Mi hanno rovinato la vita, licenziandomi ingiustamente". Il lavoro lo ha perso nel 2000 e da allora ha ingaggiato una personale "battaglia".