
A frenare l’inflazione a Perugia anche il calo registrato nei prezzi dei carburanti
A marzo l’inflazione tendenziale a Perugia si attesta all’1,6%, un dato più basso rispetto alla media nazionale e indicativo di un rallentamento della corsa dei prezzi. Su base mensile, l’aumento dei prezzi è stato dello 0,1%, in calo rispetto allo 0,6% di gennaio e allo 0,2% di febbraio, confermando una fase di relativa stabilizzazione. Tuttavia, in città restano alcuni settori dove i rincari continuano a pesare sul bilancio delle famiglie. Tra i principali fattori di spinta ci sono ancora energia e gas, con aumenti significativi su base annua: il gas segna un +6,5% e l’energia elettrica +6,7%. Anche il settore della ristorazione mostra segnali di rialzo: bar e ristoranti hanno registrato aumenti dei prezzi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, contribuendo all’incremento complessivo del comparto servizi.
Quanto agli alimentari, bene la farina e volano cioccolato e pesce fresco. Nel settore i dati mostrano un quadro misto. Scende il prezzo della farina (-1,3% su base mensile), mentre si segnalano rincari marcati per il pesce fresco, che in un solo mese aumenta del 4%, e per il cioccolato, che su base annua ha subito un incremento del 10,8%. Crescono anche i prezzi degli alcolici, contribuendo a mantenere alta la pressione sui consumi alimentari.
Con il cambio di stagione, l’abbigliamento registra un aumento sensibile, in particolare per le calzature, complice anche l’arrivo delle nuove collezioni. Sul fronte abitativo, si conferma l’aumento degli affitti a Perugia, cresciuti del 4,8% in un anno, segno di una domanda abitativa ancora sostenuta e di un mercato in cui le abitazioni scarseggiano. Buone notizie arrivano invece dal settore dei carburanti: il prezzo della benzina è sceso dell’1,6% in un mese, mentre il diesel cala dell’1,8%. La tendenza al ribasso è confermata anche rispetto a marzo 2024, offrendo un po’ di sollievo a chi si sposta quotidianamente in auto, con la diminuzione che sarà confermata anche ad aprile.
Nel confronto con il resto d’Italia, infine, Perugia si posiziona tra le città dove l’aumento del costo della vita pesa meno. Con un’inflazione dell’1,6%, l’aumento della spesa annua per una famiglia media si stima intorno ai 283 euro, cifra tra le più basse a livello nazionale, al pari di Catanzaro e subito sopra Brindisi (+1,5%, +285 euro) e Caserta (+1,4%, +299 euro).