
Colto da un malore è deceduto la mattina dopo il ricovero sotto gli occhi dei sanitari dell’ospedale San Matteo degli infermi. La morte di un uomo di 70 anni, giunto da Cascia all’ospedale di Spoleto, per problemi cardiaci, ha scioccato la città ed ha innescato un acceso dibattito politico sul tema "sanità", ma soprattutto sul piano regionale che prevede la costituzione del terzo polo ospedaliero (Foligno-Spoleto-Valnerina). Secondo una prima ricostruzione dei fatti l’uomo è arrivato al San Matteo in ambulanza nel tardo pomeriggio, ed è deceduto la mattina seguente.
I sanitari avrebbero diagnosticato in infarto "non stemi", quello meno grave e si sono attivati per richiedere il trasferimento a Foligno o a Terni. Un trasferimento mai avvenuto perché, a quanto pare, il reparto di cardiologia del San Giovanni Battista era affollato ma anche perchè non previsto dai protocolli. Fatti tutti da accertare ed i primi a volerci vedere chiaro sono i familiari del pensionato, ma anche la Usl 2 che ha immediatamente attivato un’indagine interna. Sul decesso del paziente è intervenuta subito la presidente della regione Donatella Tesei, che ha chiesto ai "vertici regionali della Sanità di attivare tutte le forme di indagine interna previste dalla legge al fine di ricostruire celermente quanto accaduto ed individuare eventuali responsabilità e, nel caso di accertate inadempienze, adottare immediatamente i provvedimenti conseguenti". Il direttore generale della Usl 2 Massimo De Fino ha precisato che è stata disposta una indagine interna e che, al momento, a loro non risultano indagini della magistratura.
"Da una prima sommaria indagine – spiega De Fino – il paziente è giunto al Pronto soccorso di Spoleto per riferito dolore toracico-epigastrico da quattro giorni. Il personale del 118 sin dal primo momento su ambulanza ha praticato un primo Ecg che non ha diagnosticato alcun infarto in atto, e durante la permanenza è stato preso in carico dal cardiologo presente a Spoleto fino alle 22, che ha effettuato tutti gli esami di rito, negativi".
Dopo le 22 precisa la Usl "il paziente è stato monitorato di seguito e sono stati consultati sia i cardiologi di Foligno che la Utic di Terni in seguito ad aumento "aspecifico" della troponina, che valutando l’Ecg, hanno stabilito che non vi era indicazione a ricovero urgente presso reparto specialistico". Diversi gli interventi politici: Elisabetta Piccolotti, deputata per AlleanzaVerdi e Sinistra parla di "diritto alla salute negato", mentre Simona Meloni, capogruppo regionale del Partito Democratico chiede alla regione "un cambio di passo perché situazioni di questo tipo non sono più tollerabili".
Daniele Minni