
La vittima dell'incidente è Andrea Coccia (nel riquadro), 26 anni
Foligno (Perugia), 28 maggio 2025 – Una nuova tragedia sulle strade dell’Umbria. A perdere la vita Andrea Coccia, classe 1999, a bordo di una moto, lungo la vecchia SS77, tra Colle San Lorenzo e Pale di Foligno. L’incidente lunedì sera. A chiamare i soccorsi un automobilista in transito, che si è accorto dell’incidente. Sulle cause dello schianto è ancora tutto da indagare. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e i vigili del fuoco, insieme al personale sanitario del 118. Una volta sul posto però, questi, si sono resi conto che non c’era nulla da fare. Da una prima ricostruzione, emerge che non ci sono elementi che possano far parlare del coinvolgimento di terze persone. Da chiarire, dunque, il motivo per cui il giovane abbia perso il controllo del mezzo sul quale viaggiava. Non si esclude che possa esserci stato l’attraversamento di un animale e che quindi il giovane sia stato indotto ad una frenata brusca che poi lo ha sbalzato via dalla moto. L’incidente è avvenuto non lontano dall’abitazione del ragazzo, va da sé che Coccia conoscesse bene il tratto di strada su cui stava transitando e dunque difficile da credere possa essersi trattato di una distrazione.
Il bilancio delle morti su strada, in Umbria, sembra aggravarsi di anno in anno. Nel 2024 sono state 55 le morti su strada. Secondo Aci, le principali cause di incidenti su strada restano la guida distratta, l’eccesso di velocità e il mancato rispetto dei segnali stradali. I numeri Istat parlano di 2.280 incidenti con 55 morti e 3.136 feriti. Nel 2022 gli incidenti erano di meno: 2.252, con 49 morti e 3.076 feriti. Nel 2021 45 morti. La provincia di Perugia è la più colpita con 1.656 incidenti, seguita da Terni con 624. Sebbene gran parte degli incidenti avvenga nei centri abitati, è sulle strade extraurbane come la Flaminia che si registrano gli episodi più gravi, spesso letali. Sempre Istat ha calcolato il costo di questi incidenti: 17 miliardi a livello nazionale e 256 milioni per l’Umbria. Evidenziata anche la vulnerabilità della fascia degli over 65.