Aveva raccontato sin da subito di essere stato aggredito da un ragazzo molto giovane, minorenne, che lo aveva colpito con un tirapugni per poi scappare e raggiungere altri suoi due amici, ugualmente armati, con tanto di coltelli. Il fatto era avvenuto il 14 maggio scorso a margine di una serata in discoteca a Città di Castello. A fronte di quel racconto gli agenti avevano svolto delle perquisizioni domiciliari nelle abitazioni dei tre ‘aggressori’ dove effettivamente è stato ritrovato di tutto.
A casa di un diciottenne i poliziotti hanno trovato un tirapugni, del quale il giovane non è stato in grado di motivare il possesso, a casa dell’amico coetaneo c’era un coltello (circa 33 centimetri) mentre a casa del più piccolo dei tre, non ancora maggiorenne, gli agenti hanno trovato due pistole, una scacciacani e un’altra ad aria compressa, entrambe prive del tappo rosso, 10 munizioni a salve, il manico di un manganello telescopico (e un po’ di hashish). All’esito delle indagini e degli accertamenti svolti sono scattate tre denunce a carico di due ragazzi, per i reati di minaccia e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere e di un minore per il reato di lesioni personali e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere. I tre sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dell’aggressione - avvenuta lo scorso 14 maggio all’esterno di una discoteca tifernate - ai danni di un ragazzo della loro età.
Quest’ultimo, sentito dagli agenti in sede di indagini, aveva riferito che, a seguito di una discussione per futili motivi, era stato violentemente percosso con un tirapugni dal minorenne che successivamente si era allontanato per tornare insieme agli altri due che, una volta avvicinati dal ragazzo picchiato, in tutta risposta, avevano mostrato due coltelli. Gli agenti del Commissariato avevano immediatamente avviato l’attività di indagine che, vista la gravità dei fatti, l’uso di armi e la giovane età dei protagonisti, ha portato all’emissione di un decreto di perquisizione da parte della Procura e di un altro da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, di competenza per il più giovane dei tre. A fronte delle ‘dotazioni’ emerse durante le perquisizioni sono state formalizzate le denunce per i reati commessi nel corso di quel litigio di oltre tre mesi fa. Nei confronti del ragazzo più giovane è scattata inoltre la sanzione amministrativa per possesso di sostanze stupefacenti in relazione all’hashish che aveva in casa.