
Al fianco della gente
Il Comitato orvietano per la salute pubblica (Cosp), festeggia il suo primo compleanno. Questo appena concluso - come riporta la stessa organizzazione - è stato un anno di intenso e continuo lavoro. Da eventi sui temi della sanità pubblica, fino alle assemblee settimanali aperte a tutti i soci e non. "Ci siamo sempre posti con uno spirito propositivo e collaborativo nei confronti delle realtà sanitarie locali, senza mai assumere atteggiamenti di contrapposizione o antagonismo", dicono i vertici. Questo è confermato dai dati forniti, che riportano un coinvolgimento di oltre 50 soci, ampliando la rete di relazioni con molte associazioni del territorio. Sono tanti i traguardi raggiunti nel corso dell’anno. "Ricordiamo la petizione contro l’accorpamento del Distretto sanitario di Orvieto con quello di Terni e Narni-Amelia, che ha ottenuto esito positivo, o ancora l’arrivo di un ginecologo al Consultorio per 12 ore settimanali, fino a qualche mese fa assente, per finire con l’apertura della Casa della Comunità di Fabro a settembre 2025, che ospiterà un ambulatorio ginecologico". Ma il Cosp non si ferma qua e rivela già i piani per il futuro. Tra i principali, la salute pubblica nelle aree interne, spesso marginalizzate, o l’inclusione delle persone con disabilità, per le quali è previstro il primo “Disability Pride“ della Regione Umbria il 25 ottobre 2025, o ancora il miglioramento del Pronto soccorso dell’ospedale di Orvieto, che soffre di carenza di personale, spazi inadeguati e la mancata realizzazione di interventi di ammodernamento e riqualificazione previsti nel Pnrr. Un’altra questione che verrà sicuramente dibattuta riguarda l’automedica: "Perché parte da Fornole e non da Orvieto? – chiedono –. Siamo consapevoli che la presenza del medico in ambulanza non sia obbligatoria ma, in situazioni critiche, percorrere 60 km può fare davvero la differenza".