REDAZIONE UMBRIA

Il tratto autostradale più pericoloso. Incidenti aumentati del 10%

Focus dell’Aci sui cento chilometri tra Attigliano e Magliano Sabina. Ecco le principali condizioni di rischio

Uno dei tanti incidenti che funestano l’Autostrada del Sole lungo il tratto umbro; tra Attigliano e Magliano Sabina cresce anche il numero dei feriti

Uno dei tanti incidenti che funestano l’Autostrada del Sole lungo il tratto umbro; tra Attigliano e Magliano Sabina cresce anche il numero dei feriti

Uno dei tratti autostradali più pericolosi d’Italia che può e deve essere messo in sicurezza adottando una serie di accorgimenti. Si tratta dei circa cento chilometri lungo l’A1 compresi tra i caselli di Attigliano e Magliano Sabina a cui l’Automobil club di Terni ha dedicato un’analisi dettagliata, proponendo una serie di misure. "Il periodo preso a riferimento è costituito dai primi mesi dell’anno in corso fino ad oggi, posto a confronto con i dati dello stesso periodo del 2023-spiegano dall’Aci-. Il numero totale degli incidenti, compreso quelli con danni a cose, con feriti e mortali, alla data odierna è di 242 unità, a fronte dei 219 registrati nell’anno 2023 nello stesso periodo, con una differenza di +23, pari ad un incremento del +10,5% del totale. Il numero dei feriti nello stesso periodo dell’anno in corso è di 29, a fronte di 27 nell’anno precedente, con una differenza di +2, pari ad un incremento del + 7,4%". L’Aci sottolinea che quel tratto è costituito da una doppia carreggiata, una per ogni senso di marcia, con due corsie per ognuna, oltre ad una modesta corsia di emergenza in parte mancante che in alcuni casi è di molto inferiore in larghezza a quella che consentirebbe di poter ospitare un cosiddetto mezzo pesante largo 2,50 metri almeno, in condizioni minimali di sicurezza.

Elementi di pericolosità, infine, si ravvisano nella caratterizzazione della promiscuità di lunghi tratti veloci di rettilineo con curvilinei non proprio a stretto raggio che ne consentono il transito in sicurezza solo se percorsi a velocità adeguata e con la dovuta prudenza. La massiccia presenza di traffico commerciale di veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore alle 7,5 tonnellate consiglierebbe di estendere il divieto di sorpasso per tali mezzi dalle tratte ove è in vigore anche ad altre, aventi caratteristiche di concreto pericolo. In tutto il tratto non vi sono postazioni ’fisse’ per il rilevamento della velocità: "Sarebbe auspicabile dotarne i punti più pericolosi con limiti di velocità adeguati, iniziativa che, certamente, contribuirebbe a ridurre il fenomeno della sinistrosità, fattore direttamente proporzionale alla velocità". L’Aci proporrà questi suggerimenti e soluzioni agli enti competenti.

Cla.Lat.