"Lunedì sono caduti alcuni frammenti di pietra serena dall’arco di via Ritorta. Succede ogni volta che piove o che tira un po’ di vento. Per vent’anni non è mai stato un problema. Questa volta il Comune ha deciso di transennare l’area, blindando così anche l’accesso al ristorante. Sono 5 giorni che la mia attività è chiusa. Non c’è possibilità alternativa per arrivare al locale, unico varco da dietro via dei Priori, ma i turisti non lo sanno e quindi cambiano strada. Problemi anche con i fornitori che non sanno dove scaricare". Protesta Enrico Guidi, titolare de Il Cantinone, locale storico di via Maestà delle Volte.
Allarga le braccia e, prima attraverso i social, poi in diretta, spiega: "Bastava chiamare i vigili del fuoco per fare un sopralluogo. I caschi rossi avrebbero fatto un’ispezione accurata come avviene in questi casi e una volta accertata la pericolosità o meno della situazione, si sarebbero presi gli opportuni provvedimenti. Perché blindare tutto? Essendoci un’attività economica, non sarebbe stato più opportuno mettere una pensilina in tubi innocenti per consentire il passaggio e renderlo eventualmente sicuro?". Guidi racconta che la proprietà sarebbe della curia e pertanto il comune non può mettere mano ad alcun intervento. "La burocrazia come sempre ci mette lo zampino – continua l’imprenditore – Le istituzioni si rimpallano le competenze e noi che viviamo con il lavoro quotidiano delle nostre attività, paghiamo il conto di questo sistema assurdo di amministrare la cosa pubblica".
Silvia Angelici