IL LUTTO

IL LUTTO
IL LUTTO

Se n’è andato in punta di piedi Mario Ceccucci, perugino schietto e di multiforme sensibilità. Dolorosa notizia, davvero tanto, per chi lo ha conosciuto e dunque amato il suo spirito felice, le battute formidabili, la vena corrosiva dell’eloquio, l’amore per le bellezze e la storia della sua città, la cultura che lo portava ad abbracciare campi diversi e sempre con il sorriso spianato. Lo si ricorda ai tempi della goliardia, signore in tabarro e inventore di scherzi straordinari assieme a nomi di futuro prestigio, aviatore pronto a inondare di scorie la piazza di una università rivale. Aveva un negozio tra il Corso e via Mazzini che era un antro delle meraviglie, una sorte di tesoro di Alì Babà con gli oggetti più straordinari e insoliti, tipo orologi che funzionavano attaccati a una mela oppure oggetti che parevano nati nella Bell’Epoque. Simpatia folgorante, difensore del dialetto puro e squillante, poeta a tutto tondo, nipote di Teresa Della Torre, musicista mai forbito ma capace di polveroni inimmaginabili con chitarra e batteria. E come non ricordare il laboratorio di tessuti umbri ispirati al Tre-Quattrocento condotto assieme alla consorte Maria Cristina? Un’impresa dapprima familiare poi dal 1920 uscita allo scoperto. Per evitare la dispersione dei telai li donò ad un comune umbro. E poi e poi.. Una storia lunga, ora piena di memorie e di mestizia, ricca di aneddoti. "Personaggio affascinante che ha contribuito ad animare la vita del nostro centro storico", dice il Comune partecipando al cordoglio. L’estremo saluto domani alle 9 nella chiesa vecchia di Prepo. Condoglianze ai figli Giovanni, Francesco e Fiammetta.