Il governo di Passignano Pasquali conferma tutti

Il sindaco appena rieletto dà fiducia alla sua squadra: restano assessori gli uscenti Paola Cipolloni, Letizia Capecchi, Christian Gatti e Matteo Castellani .

Il governo di Passignano  Pasquali conferma tutti

Il governo di Passignano Pasquali conferma tutti

Il voto ha dato ragione al sindaco uscente e lui confermerà la squadra, con qualche new entry. E’ partito il conto alla rovescia per la presentazione della nuova giunta da parte di Sandro Pasquali. Dal risultato dei seggi il primo cittadino ha tratto una conferma della soddisfazione della comunità rispetto ai precedenti cinque anni di mandato, tanto da non dover rimettere mano in maniera significativa al proprio esecutivo.

E su questa linea, la giunta resterà pressoché immutata rispetto a cinque anni fa. Con quattro assessori: Paola Cipolloni, Letizia Capecchi, Christian Gatti, Matteo Castellani e proprio a quest’ultimo potrebbe anche passare - secondo alcune indiscrezioni - il ruolo di vicesindaco. In effetti questa lettura arriva dalle stesse dichiarazioni del sindaco Pasquali al momento della proclamazione: "Seguiremo scrupolosamente le indicazioni degli elettori", aveva detto. E lo stesso dovrebbe valere per le deleghe assegnate, il che dovrebbe vedere una Cipolloni confermata al settore educativo (scuola o sociale, oppure entrambe), Capecchi al bilancio e Castellani alla urbanistica e sport. Sul nome di Christian Gatti è anche uscita una nota del segretario della sezione del PSI di Passignano Corrado Biconne, che si congratulava insieme ai vertici del partito per l’elezione di Pasquali e per il risultato del proprio candidato, a cui dunque potrebbe arrivare la conferma delle deleghe di commercio ed eventi. Per quanto riguarda i volti nuovi in consiglio comunale e alla prima esperienza amministrativa ci sono Laura Fabbri e Stefano Mortini, riconfermato invece Francesco Carlani non è da escludere per lui un mandato specifico per la frazione di Castel Rigone di cui è precisa espressione. E lo stesso vale per il nome di Sandro Pinaglia nel settore della sanità.