TODI - In pochi mesi ha raccolto il favore di critica e pubblico e l’autrice, Valentina Parasecolo, giornalista, coordinatrice dell’ufficio stampa del Parlamento europeo in Italia, non poteva non portarlo nella sua città natale, a Todi. "Cronache private", il suo romanzo d’esordio, è stato presentato nella Sala del Consiglio, alla presenza del collega ed amico Luca Sommi. Un dialogo partecipato, scandito dalla spontaneità e dalla bella voce di Valentina, che ha permesso di riandare con la memoria a un ‘caso’ poco chiaro, l’omicidio di Ermanno Lavorini, il bambino di appena 12 anni rapito e trovato ucciso a Viareggio. Valentina Parasecolo trae ispirazione da quel delitto feroce che sconvolse l’Italia del 1969 per ricostruire un pezzo della Prima Repubblica, fra il boom economico e i cosiddetti "anni di piombo".
L’opera, però, non è un saggio ed è difficile da inquadrare in un genere preciso: fiction e documentazione storica si intrecciano, Giovanni e Dora, i protagonisti, sono frutto della fantasia e altrettanto i nomi, le vicende e i luoghi, come la città di Terso (Todi?) dove i due giovani si ritrovano.
La scrittura è avventurosa, gli echi della vocazione e formazione giornalistica di Valentina affiorano qua e là. "È un romanzo tripartito – afferma l’autrice – inizia con una storia d’amore, prosegue con una storia di sangue, finisce con una storia di potere".
Nella Sala del Consiglio tante persone che conoscono a apprezzano Valentina, direttrice anche dello Iubel Festival.
Susi Felceti