Il cuore di Assisi per l’Africa Ai ragazzi del Ciad il sostegno del premio ’Francesco-Acutis’

Cerimonia al Santuario della Spogliazione. I 50mila euro finanzieranno un piccolo panificio. Cucinelli dona il foulard celebrativo: "La pandemia ci ha insegnato a guardare con occhi diversi".

Il cuore di Assisi per l’Africa  Ai ragazzi del Ciad il sostegno  del premio ’Francesco-Acutis’

Il cuore di Assisi per l’Africa Ai ragazzi del Ciad il sostegno del premio ’Francesco-Acutis’

"Bethleem, la maison du pain" è il progetto per avviare un laboratorio di panificazione e altri prodotti da forno in cui 12 giovani di Baïbokoum, nell’estremo sud-ovest del Ciad, potranno lavorare insieme, con l’accompagnamento delle Suore Francescane Angeline presenti in loco. Ha ottenuto l’assegno da 50mila euro del premio internazionale ’Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità’ assegnato ieri al Santuario della Spogliazione, alla presenza del vescovo Domenico Sorrentino e dell’imprenditore Brunello Cucinelli, che ha realizzato il foulard con la riproduzione dell’affresco della rinuncia dei beni, presente nella sala della Spogliazione, che intende ricordare il mantello con cui il vescovo Guido coprì il corpo di san Francesco nel momento in cui si spogliò nella pubblica piazza e restituì i suoi averi.

"Oggi il nostro abbraccio va a una terra lontana e povera, il Ciad, cui destiniamo 50mila euro, per i quali ringraziamo Dio e il cuore di alcuni benefattori, per mettere in moto un processo di una nuova economia in cui dal basso si aiutano persone che non hanno altro capitale che quello della fraternità". Queste le parole di monsignor Sorrentino nell’annunciare il vincitore nel corso dell’incontro. A ritirare l’assegno e a ricevere il foulard di Cucinelli sono state suor Mary Melone e suor Brigitte Ndjenoyom. "La pandemia – ha detto Cucinelli – ci ha insegnato a guardare la povertà con occhio diverso e mi piace immaginare che è necessario un nuovo contratto sociale con il Creato. Di contratto sociale hanno parlato in molti, da Platone a Rousseau, e tra di loro si inserisce Francesco, che parlava con tutti: credo che adesso sia arrivato il momento di attivare un nuovo contratto sociale".

Maurizio Baglioni