Neanche in tempo di pandemia il mese di agosto aveva registrato così tanti morti in Umbria. Solo nel 2017 – se si prendono a riferimento gli ultimi dieci anni – ce ne erano stati di più. E guarda caso quell’anno è stato il secondo più caldo dal 2014 in poi, secondo soltanto a questo 2024 che ha fatto registrare il record di temperature massime. Sono i dati dell’Istat e le analisi degli esperti di salute a confermare che anche nella nostra regione, il caldo di questa estate ha fatto elevare il numero delle vittime.
Ad agosto sono stati 923 i morti nella nostra regione, 94 in più del 2023 (furono 829), quasi 140 in più del 2018 solo per prendere un dato pre-pandemico. Da un anno all’altro i decessi sono aumentati di oltre dieci punti percentuali, di più del 7 per cento se si mettono insieme luglio e agosto. L’altro mese estivo per eccellenza, infatti, ha fatto registrare un incremento di vittime seppur inferiore, dettato probabilmente dal fatto che la lunga ondata di caldo è iniziata tra il 10 e l’11 luglio in Umbria. A riscontro di tutto questo ci sono le temperature: a Perugia nell’agosto scorso la media massima è stata di 33,2 gradi (dato Lineameteo.it), nel 2017 (quando i morti furono 975) fu di 32,7, l’anno scorso non ha superato i 30 gradi (29.8). In tutti gli altri anni dal 2014 in poi la media del termometro è stata sempre inferiore e lo stesso vale per il numero di morti. E come detto né nel 2021 e neanche nel 2022 (quando la pandemia anche in estate uccideva molte persone) si sono raggiunti quei picchi. "Un’estate quella del 2024 – spiegano gli esperti – che riconferma l’impatto significativo delle ondate di calore sulla salute della popolazione, sia in termini di impatto diretto sulla mortalità ma anche di effetti generalizzati sulla salute e benessere dei cittadini, non ultimi gli effetti sulla salute mentale. Come noto tali impatti sono ancora più accentuati nei centri urbani, laddove per effetto del cosiddetto effetto isola di calore, si realizzano condizioni climatiche ancora più estreme e pericolose. Un agosto 2024, quindi, particolarmente critico per la popolazione, soprattutto per la fascia più anziana e fragile, a causa dell’intensità e durata delle ondate di calore". Dai dati emerge che le regioni del Centro Italia sono state quelle mediamente più colpite nel mese di agosto, con un incremento della mortalità del +12% (1.212 decessi in più). Il Mezzogiorno, al contrario, ha registrato aumenti della mortalità in entrambi i mesi, +5% a luglio e +8% ad agosto. L’impatto del caldo è stato più contenuto nelle regioni del Nord, in cui le condizioni climatiche sono state meno estreme.
M.N.