
I carabinieri sono arrivati nel giro di pochi minuti e hanno rintracciato la truffatrice grazie alle indicazioni fornite al telefono dalla badante dell’anziana raggirata
Il “classico“ dell’incidente al figlio dell’anziana, per farsi consegnare soldi e oggetti di valore per aiutare lo sventurato. Torna la più classica delle truffe ai danni degli anziani, questa volta a Trevi: nel mirino una donna di 85 anni. Il protagonista è una 33enne di origini campane, denunciata perché ritenuta responsabile di truffa aggravata, con precedenti specifici. La donna aveva ricevuto, nel corso della mattinata, due telefonate a breve distanza: una di un sedicente carabiniere e di un presunto avvocato i quali le avevano riferito di un grave incidente causato dal proprio figlio, al momento trattenuto in caserma a causa delle gravi lesioni cagionate a una donna. Gli interlocutori avevano spiegato alla signora che sua figlia, per la liberazione del fratello, aveva già versato 4.000 euro, ma che la somma non era sufficiente e serviva ulteriore denaro. L’anziana raccoglieva quindi i preziosi di cui aveva la disponibilità (circa 21 oggetti in oro giallo, oro bianco ed argento) e li consegnava ad una donna, che nel frattempo era arrivata a casa, garbata e gentile. Il tentativo di truffa non è però andato a buon fine grazie al provvidenziale arrivo della badante dell’anziana che, intuito tutto, metteva in fuga grazie alle sue urla la truffatrice. La donna, grazie alla descrizione fornita al telefono, veniva poi individuata dai carabinieri poco lontano mentre era seduta su di una panchina. Identificata e condotta in caserma, la 33enne ha consegnato spontaneamente i monili in oro appena asportati. I gioielli sono così stati restituiti all’anziana e la donna è stata denunciata per truffa.