REDAZIONE UMBRIA

I volantini lasciati sulle auto. È polemica: la città già si divide

Automobilisti a Perugia criticati per parcheggi selvaggi: volontari distribuiscono volantini per sensibilizzare, ma non tutti gradiscono l'iniziativa.

Il volantino che in questi giorni decine di automobilisti un po’ disinvolti nell’uso della sosta. trovano sul parabrezza

Il volantino che in questi giorni decine di automobilisti un po’ disinvolti nell’uso della sosta. trovano sul parabrezza

PERUGIA – "Ma invece di mettere questi volantini, perché non vi battete contro i costi esorbitanti dei parcheggi? Io che lavoro 11 ore al giorno cosa dovrei fare? Pagare 25 euro al giorno di parcheggio? Criticare chi cerca di andare al lavorare senza sborsare questa ennesima tassa (ad una multinazionale con sede estera per giunta), non ha senso. Fate aree di sosta per chi lavora a prezzi accettabili invece! Facile muovere critiche con il permesso ztl in tasca. Perché che lavora in centro non può avere gli stessi diritti di chi ci abita?". E’ lo sfogo di uno dei tanti automobilisti che nei giorni scorsi ha ritrovato infilato nel tergicristallo della propria auto un volantino dove si invitava a parcheggiare in maniera meno disinvolta. "Il tuo parcheggio – recita lo scritto – crea disagio a molti e rende più brutta la nostra città. La prossima volta pensaci", firmato “Sosta selvaggia“. L’iniziativa è partita da un gruppo di volontari, una quarantina, aderenti al progetto lanciato da “Fiab Perugia Pedala“ e Legambiente, in occasione delle Giornate europee della mobilità.

Divisi per quartieri, i volontari ogni volta che si sono trovati al cospetto di auto parcheggiate fuori dalle regole hanno lasciato il volantino in questione. L’iniziativa è partirà da Milano e anche a Perugia si vorrebbe replicare l’esperienza arrivando poi ad una sorta di mappatura delle criticità. I “controllori“ della sosta, con il semplice intento di sensibilizzare gli automobilisti su un tema che in effetti affligge molte città e Perugia non è da meno, hanno battuto diverse zone del semicentro e lasciato tanti foglietti. Ma come si diceva non tutti hanno gradito: "Ho 84 anni – si sfoga una signora – avevo lasciato la macchina 5 minuti davanti alla farmacia. Il messaggio lasciato, tra l’altro, mi è sembrato scritto in maniera saccente e con toni inquisitori".

Silvia Angelici